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Linetty: «Alla Samp sono diventato un giocatore migliore»
La sorpresa del campionato e l’ambientamento in Italia: parola a Karol Linetty
Il campionato è andato di nuovo in pausa ed è tempo dei primi bilanci relativi alle squadre: attese rispettate, deluse, giocatori che hanno fatto bene o male, scommesse vinte o investimenti sbagliati. Per molte di queste categorie, nello specifico quelle delle scommesse vinte, dei giocatori che stanno facendo bene e delle attese rispettate l’identikit perfetto è quello di Karol Linetty, una delle sorprese di questa stagione.
L’ARRIVO A GENOVA- il centrocampista è partito per il ritiro con la Polonia in vista degli impegni di qualificazione Mondiale, e intervistato dalla stampa polacca ha parlato così del suo approccio al campionato italiano: «All’inizio non è stato facile. Mi sentivo insicuro quando sono salito su quell’aereo, mi chiedevo quello che poteva essere, ero un po’ nervoso dato che voglio sempre fare bene. Dovevo abituarmi a ciò che mi circondava – racconta Linetty a SportoweFakty – tutto era nuovo per me. Ma ora più passa il tempo, più diventa facile».
«POTREI INNAMORARMI» – L’approccio con la Serie A è stato più che positivo come detto in apertura, Linetty sta facendo benissimo: «Dirò una cosa: potrei innamorarmi di questo Paese. La città è molto bella, il tempo piacevole, non fa freddo. Il cibo è ottimo e tutti amano il calcio. Devo ammettere che ci sono cose che mi hanno sorpreso e alle quali mi sto abituando, parlo ad esempio della ‘siesta’. Tornavo a casa dopo un allenamento, andavo a cercare da mangiare, ma a quell’ora tutti erano a riposare. Ognuno ha le sue abitudini ed ora, dopo alcuni mesi, mi sto abituando a questi ritmi. Non vivo in centro città, ho preferito scegliere un appartamento fuori. Tutte le decisioni che ho preso dopo il mio arrivo in Italia sono state finalizzate a mettermi nella condizione di massima tranquillità e di focalizzarmi sul campo e sull’apprendimento. Ecco perché vivo fuori dal trambusto e ho un appartamento in un posto tranquillo sul mare, oltretutto vicino al campo d’allenamento».
ITALIA – Si passa poi al calcio giocato e alle differenze fra il calcio polacco e quello italiano: «In Italia il calcio è diverso. Più veloce, più attento ai dettagli tattici ma erano cose che mi aspettavo, come mi aspettavo di lavorare molto per tenere testa a tutto questo. Ma mi va bene perché più lavori duro più hai soddisfazione quando raggiungi l’obiettivo. Sono felice per quello che sto facendo: prima di tutto gioco, ho questa opportunità e so che le cose possono cambiare se non si è concentrati sul lavoro. In Italia, alla Sampdoria, in pochi mesi le mie qualità sono cresciute e sono diventato un giocatore migliore. Il mio rapporto con la gente di Genova? Qualche volta succede, per esempio, che qualcuno ti chieda una foto mentre sei in un negozio ma tutto qui. Prima di firmare il contratto con la Samp avevo parlato con Salamon e mi aveva detto la verità: la gente viene all’allenamento, il calcio riscuote molto interesse e aveva ragione».