Settore giovanile
Primavera, Tessiore: «Marchisio il mio modello. Sogno lo Scudetto»
La stagione della Primavera blucerchiata è iniziata parecchio bene: la squadra di Francesco Pedone si sta disimpegnando alla grande nel Girone A del torneo col secondo posto dietro l’Hellas Verona a punteggio pieno, anche i blucerchiati sono imbattuti con 3 vittorie e 2 pareggi e una striscia positiva che prosegue anche con la Coppa Italia dove nel turno eliminatorio il Doria ha fatto fuori il Milan ai calci di rigore.
Tra le nuove leve giovani pronte a spiccare il volo nel calcio dei grandi, dagli Allievi dello scorso anno è salito in Primavera il giovane Andrea Tessiore, che si è raccontato ai microfoni di SampTV: «Fin da piccolo ho giocato in due ruoli, il centrocampista e l’esterno destro. Tanto mi ha dato il mio primo mister Gabriele Repetto che mi ha insegnato molto: l’anno di passaggio da una scuola calcio dilettantistica alla Samp è importante. La Primavera cambia tutto rispetto alle altre leve giovanili, siamo in un girone difficile, andiamo spesso al Sud rispetto agli scorsi anni: fisicamente paghiamo un po’ ma tecnicamente siamo abbastanza bravi, quindi basta metterla dal punto di vista del gioco per ottenere risultati».
Questo gruppo lavora da tanto insieme, è praticamente la squadra Allievi dello scorso anno promossa in blocco: «Giochiamo insieme da un anno, l’anno scorso eravamo praticamente gli stessi di quest’anno e questo è un vantaggio. Il mio modello? Marchisio, bravo in entrambe le fasi, recupera palloni e sa impostare, col lavoro spero di diventare così, anche se sarà difficile. Alla Samp nel mio ruolo c’è Torreira, in allenamento mi ha impressionato: non molla niente ma quando ha il pallone tra i piedi sa cosa fare. Mister Pedone ci fa giocare a calcio e questo è importante perché nel settore giovanile si cresce anche dal punto di vista del gioco. Il sogno? È da anni che son qua, vorrei vincere lo Scudetto, dal punto di vista personale mi piacerebbe esordire in Serie A con la Samp che è la mia squadra del cuore e poi magari giocare in Nazionale».