2013
D’Agostino: «Piccolo Cassano? Spero il paragone sia per il gioco»
Pontedera, prima divisione, un attaccante dall’anima blucerchiata mette a rete la sua prima rete da professionista e parla di come il suo carattere “fumino” gli abbia dato qualche grattacapo in passato, ma anche della voglia di riscattarsi e cancellare questi atteggiamenti sbagliati. E’ Stefano D’Agostino, classe 92, attaccante del Pontedera che nella prossima partita giocherà contro la Salernitana.
D’Agostino, come riporta il quotidiano QS La Nazione, parla del gol ma anche di come si trova nella nuova realtà toscana, del passato e di quel soprannome “Piccolo Cassano” appiccicatogli quando era nelle giovanili della Sampdoria: «Nel gol che ho segnato c’era il desiderio di mettermi alle spalle due anni nei quali ho commesso tanti errori. E’ stata una rete molto importante sul piano personale, oltre che per la squadra ovviamente» e puntualizza «quando parlo degli errori mi riferisco a degli atteggiamenti sbagliati sotto il profilo del comportamento, a Catanzaro ad esempio litigai con l’allenatore. Atteggiamenti sbagliati che sto iniziando a migliorare».
Il soprannome “Piccolo Cassano” eredità delle giovanili blucerchiate può essere croce e delizia: «Se mi paragonano a lui per la qualità del gioco ovviamente non mi dispiace, viceversa se si parla del piano caratteriale questa è una etichetta che voglio togliermi di dosso. E Pontedera è l’ambiente giusto per rilanciarmi. Qui sto benissimo, ho la stima dell’allenatore e del direttore Giovannini che mi ha voluto e dei compagni. Sono più tranquillo e intendo proseguire su questa strada».
A contendersi un posto da titolare ci sono Arrigoni e Grassi che nel Pontedera sono i titolari fissi, D’Agostino rispetta le scelte dell’allenatore e si accontenta di giocare anche pochi minuti a partita: «Non è un problema partire dalla pachina anche perchè davanti a me ci sono due bravi attaccanti come Arrighini e Grassi. Io sono convinto di potermela giocare. L’importante è fare bene quando vengo chiamanto in causa. A Salerno spero di giocare un po’ di più di dieci minuti di partita».