2013
Poli e il derby: «Che ricordi». E su un possibile gol alla Samp…
Fu uno dei gol più importanti della sua carriera, anche perché lui non ne ha mai fatti troppi: Andrea Poli, ora al Milan, ricorda con piacere il derby d’andata dell’anno scorso, quando la sua prima rete in A portò in vantaggio la Samp nella più difficile delle stracittadine. Il centrocampista rossonero lo ricorda con piacere, visto che non sarà parte del derby di domenica sera: «Fa uno strano effetto, è una partita che in quattro anni di Samp mi sono abituato a vivere non solo in campo, ma anche nei giorni prima – confessa il centrocampista – La sentivo molto, un po’ mi manca». Una carriera segnata dall’avversario rossoblu: «Sì, in effetti giocare contro il Genoa ha scandito la mia carriera – conferma ai microfoni de “Il Secolo XIX” – ho esordito contro il Genoa, ho segnato il primo gol in A contro il Genoa. I rossoblu sono i miei avversari». L’esordio, in B con la maglia del Treviso, avvenne contro il Genoa: «Esatto, eravamo in B, ma perdemmo 3-2; per me, che ero sedicenne, fu una grande emozione – dice Poli, al Milan in comproprietà – Era la primissima volta tra i grandi».
Anche nella stagione in prestito all’Inter, si fece notare con un gol in Coppa Italia, proprio contro il Genoa: «E’ vero, prima l’esordio, poi il gol – conferma il centrocampista – Si vede che contro il Genoa mi sono sempre esaltato. Succede ai sampdoriani…». La domanda è proprio quanto Poli si senta ancora sampdoriano: «Beh, io oggi sono al Milan, ma quattro anni di Samp, con tutto quello che hanno rappresentato, sono un’impronta indelebile – confessa Poli, 24 anni – Mi hanno regalato emozioni uniche». Un Poli ancora in contatto con i suoi vecchi compagni: «Ho ancora tanti amici, un pezzo del mio cuore è rimasto lì – conferma il ragazzo – Gli faccio un grande in bocca al lupo, non sono parole di circostanza». Tra l’altro, di ricordi del derby ce ne sarebbero da raccontare: «Non si può spiegare, è una partita unica – racconta Poli, alla Samp dal 2007 alla scorsa estate – E’ un’emozione dopo l’altra, che rigurda non solo i 90′, ma inizia molto, molto prima. L’attesa che si respirea in città è speciale, dovunque tu vada senti che la città freme per l’attesa ed è qualcosa che ti conquista».
Lo stadio, poi, aiuta a sentire il calore di entrambe le tifoserie, scatenando sensazioni incredibili: «Uniche, fantastiche, la gente ti sembra quasi in campo. I cori sono più vicini che negli altri stadi, per questo il “Ferraris” è speciale – dice il centrocampista – Io mi ci sono sempre sentito a casa, ogni volta che ci entravo avevo i brividi. Sono i ricordi che custodirò dentro per sempre». Il penultimo derby vissuto dal ragazzo è quello del 3-1, con un suo gol che sbloccò la gara: «E’ un’altra foto che custodisco dentro e che non cancellerò mai – racconta la mezzala – Noi venivamo da una serie di risultati negativi e da un periodo molto difficile, quindi c’era bisogno di invertire la rotta. Quella vittoria ci ha permesso di stare tranquilli; il mio gol non è stato bellissimo, ma importante per spianare la strada». Furono tanti i festeggiamenti per un derby vinto da protagonista: «Ho festeggiato sia in campo che negli spogliatoi, senza nessun rito particolare ma con tanto entusiasmo – confessa Poli – Purtroppo ero sotto la Gradinata del Genoa e sono corso a festeggiare con i nostri tifosi. Avevo sognato quel momento: se ci ripenso, mi vengono i brividi».
I tifosi della Samp lo hanno preso e lasciato a più riprese, ma i rapporti sono ottimi: «Loro mi hanno dato tantissimo nei quattro anni in cui sono rimasto – dice Poli – ma anch’io ho dato tutto senza risparmiarmi. A parte l’anno tremendo della retrocessioni, tre stagioni fantastiche». L’ultimo derby disputato, quello dell’aprile scorso, è finito 1-1, ma c’è un ricordo fisso nella mente di Poli: «Il fallaccio di Matuzalem su Nenad – confessa il ragazzo – Ci sta il gioco o il contrasto duro, ma non si può rischiare di danneggiare una carriera. Non parliamone più, a me quell’enteata non è andata giù». A fine settembre, intanto, la Samp arriverà a “San Siro” per sfidare il Milan. Ci si chiede cosa succederà se Poli segnasse: «No, a questo non rispondo. Capitemi».