2013
Osti: «Il progetto c’è. Basta pessimismo: la squadra non è stata stravolta»
In un collegamento con Telenord, il d.s. Carlo Osti è stato intervistato dall’emittente ligure e ha risposto a molte domande riguardanti svariati tematiche del calciomercato blucerchiato. A partire dall’affare Bjarnason, su cui si sta lavorando negli ultimi giorni: «La trattativa non è ancora così avanti, perché abbiamo fatto una proposta e non abbiamo ricevuto una risposta dagli abruzzesi – dichiara Osti – sappiamo che il calciatore ha una preferenza, che è quella di venire alla Samp, e ci fa piacere. Pensiamo che possa completare il nostro reparto, visto che ha grandi tempi d’inserimento e forza fisica. Eventuali contropartite tecniche le valuteremo».
Una Samp che non ha cambiato moltissimo in entrata, ma che ha ceduto due pezzi da novanta, come Poli e Icardi. Proprio questo e la costante incertezza preoccupa i tifosi in vista della prossima stagione: «Noi abbiamo un progetto ed abbiamo confermato un allenatore che ha sempre lavorato molto bene con i giovani – risponde il dirigente blucerchiato – penso che la Samp di oggi non si discosti molto da quella dell’anno scorso. Nella formazione che ha affrontato la Juventus, c’erano Gastaldello, Palombo e Costa, giocatore di cui conosciamo il valore; è cambiato solo il portiere. Penso che nel ruolo in cui ha giocato Berardi – che ha fatto la sua onesta paritta, avendo davanti Lichsteiner – possa giocare Regini, un Under 21 che ha già dimostrato qualcosa».
Nell’analisi della squadra, Osti si dimostra fiducioso anche sulle potenzialità di centrocampo ed attacco: «A centrocampo è uscito Poli, ma abbiamo Eramo e potremmo avere Wszolek, qualora il mistero lo volesse vedere in quel ruolo di interno di centrocampo, oltre a Soriano – continua il d.s. della Samp – sono arrivati giovani come Salamon e Gabbiadini a completare la rosa. Se Regini sarà la scelta giusta o sbagliata sulla corsia di sinistra, lo dirà il campo. In concretezza, la Samp di quest’anno non si discosta molto da quella dell’anno passato, con la differenza che abbiamo molti giovani di prospettiva che possono lavorare con Delio Rossi, partendo con un allenatore che può lavorare con i giovani fin dal primo giorno». Insomma, il d.s. sdrammatizza sul pessimismo che circola a Genova: «Cercherei di togliere questo alone di pessimismo che mi sembra di cogliere: la squadra non è stata stravolta».
Sul problema portiere, Osti è molto chiaro: «Da Costa merita la fiducia dell’allenatore e di tutti quanti, al di là della partita con la Juve, perché ha dimostrato di avere qualità tecniche – chiarisce il dirigente sampdoriano – Per Fiorillo stiamo cercando una soluzione, anche in B, e a quel punto valuteremo un secondo. Abbiamo anche Tozzo che ha prospettive importanti». Sui giovani, ci sono aspettative importanti: «Abbiamo cercato di portare molti giovani in squadra: io, come d.s., ho sempre creduto in loro e ci credo oggi più che mai – conferma Osti – ora che il calcio sta cambiando. Ricordiamoci che i club quando iniziano a soffrire e ad avere bilanci pesanti, possono avere seri problemi. Noi abbiamo un progetto, cercando di acquisire con il tempo le proprietà dei giocatori e questo concetto non deve spaventare».
Chiusura sull’operazione Petagna, che sembra ormai vicinissima alla conclusione: «E’ un ragazzo che piace, vediamo come andranno gli ultimi giorni di mercato. Noi scegliamo giovani di qualità e non abbiamo paura di portarli qui, perché ci crediamo. Abbiamo quattro attaccanti in rosa – chiude Osti – due prime punte, Gabbiadini e Pozzi, e due seconde punte, Eder e Sansone. Diciamo che ci potrebbe essere spazio per inserire un quinto attaccante che possa tornare utile nel corso del campionato».