2012
Maxi Lopez: “20 giorni di stop sono un’eternità”
Sta svolgendo la fisioterapia a Villa Stuart, Roma ed è impaziente di tornare sul rettangolo verde di gioco. Stiamo parlando ovviamente de la Galina de oro, Maxi Lopez, i cui tempi di recupero sembrano allungarsi sempre più. Ecco le sue dichiarazioni al quotidiano Il Secolo XIX: “Il Professor Mariano mi ha detto inizialmente che avrei potuto cominciare a camminare senza stampelle dopo 30 giorni. Adesso siamo passati a 40: quando me l’ha detto la dottoressa non ci potevo credere. Stabilire tempi di recupero precisi in questa fase è ancora difficile. A me piacerebbe tornare contro la Juventus il 6 gennaio, ma i precedenti di casi come il mio prlano di 3 mesi, quindi fine gennaio. Non sto affatto bene: non riesco ancora ad appoggiare la gamba a terra e ho prso anche tono muscolare.
Fino adesso ho sentito Pozzi, gli argentini, Ferrara il direttore Sensibile e mi ha scritto anche il presidente. Sento anche i fisioterapisti e il dottore per confrontarmi col lavoro che sto svolgendo qui. Vivo in un hotel qui vicino e dedico la mia giornata alle cure e a stare con mio figlio Valentino, la sera torno a casa molto stanco per cui mi riposo, non mi concedo neanche una passeggiata per non rischiare. Inoltre sto molto attento anche all’alimentazione, muovendomi poco consumo anche poco.
Ho seguito la Samp e ho esultato per le ultime vittorie. La sconfitta contro il Palermo forse ci ha dato la scossa giusta e il derby non poteva capitare in un momento migliore. Infine la vittoria sofferta contro il Bologna. Non avevo mai perso 7 partite di fila, e anche se non le ho giocate tutte è come se le avessi perse anche io. Il gruppo è la chiave di tutto e sono rimasto tupito da come i tifosi ci siano stati vicini: hanno capito che siamo una squadra giovane e ci hanno sempre dato la carica. Non avevo mai visto un così forte attaccamento alla squadra.
Sono contento che Ferrara sia rimasto, credo che l’esonero di un allenatore sia una sconfitta per tutti. Il cambio di modulo? Ormai nessuno gioca più con un modulo solo. Quando tornerò sarò pronto ad adattarmi: ormai li ho provati tutti. Sono anche contento per Maurito. Ci siamo sentiti prima del derby e gli ho detto che avrebbe segnato. Non dimentichiamoci che anche lui è un ragazzo molto giovane.
Sono consapevole di essere alla Samp in prestito e al mio rientro avrò 3 o 4 mesi per far vedere di meritarmi il riscatto. Non sento pressioni, quelle le senti da ragazzino, sento la consapevolezza di poterlo fare. Sono fermo da venti giorni ma mi sembra un’eternità. Questo per me è un momento davvero buio. Mi manca la mia famiglia: ho chiesto di poter avere almeno uno dei miei figli con me, adesso c’è Valentino e settimana prossima arriverà Costantino. Benedicto è troppo piccolo ed è giusto che stia con la mamma. E poi viene mia moglie a trovarmi.
Un seduta anti-malocchio per noi attaccanti? In effetti con Pozzi stavamo pensando di fare qualcosa…”