2013
Krsticic a tutto tondo: «Delio ci piace quando scherza. Il 10 ad Eder perché…»
In collegamento da Bardonecchia con gli studi de Il Derby del Lunedì di Telenord, Nenad Krsticic ha parlato delle fatiche del ritiro: «La cosa importante è che nonostante la fatica delle settimane, stiamo uniti e tutti lavorano al meglio. Punto di riferimento? Mi fa piacere però sono rimasto umile come prima, quest’anno voglio far bene e regalare molte emozioni ai nostri tifosi. Sarà difficile riconfermarsi però sono ancora giovane e devo migliorare tanto: spero mi dia una mano anche il mister. Il fallo di Matuzalem? Mi ha fatto male uscire presto dal derby, stavo bene e volevo vincere quella partita giocandola. Ormai ho dimenticato quello che è successo e voglio vincere il prossimo derby, a Matuzalem non penso. Con questi acquisti che abbiamo fatto spero possiamo arrivare il più in là possibile e io credo nei nuovi arrivi».
Nenad ha parlato dell’ambizione di diventare capitano della Sampdoria: «Questa squadra ce l’ho nel cuore, quindi è un mio sogno. Posizione inedita con Ferrara? Quando era arrivato mi aveva chiesto se avevo già fatto il ruolo di esterno, io gli avevo risposto che effettivamente nell’OFK Belgrado l’avevo fatto. Però ero giovane quindi dovevo adattarmi ad ogni ruolo, l’unica cosa che contava era giocare in questa squadra. Voglio ringraziare Eramo per quello che ha detto, deve continuare così perché è un ottimo giocatore. L’anno scorso mancavano i goal dei centrocampisti, a Firenze ho segnato perché ero più vicino alla porta. Devo ancora migliorare e tirare di più da fuori area indubbiamente. Giocare più avanti? Mi piace questa posizione e mi piace vedere tutti i miei compagni davanti a me, l’importante è vincere, non m’interessa chi segna. Delio Rossi? Quando si lavora è duro, poi quando c’è da scherzare è sempre in prima linea, questo ci fa piacere. La nazionale? Quello è il mio sogno, e di tutti i giocatori: arrivare in nazionale maggiore e giocarci. Spero di essere un titolare anche lì un giorno. La gente ci sta sempre vicino e nessuno tra i tifosi è stato cattivo con noi, tutti firmiamo autografi e facciamo foto con piacere. Numero di maglia? È il 25, l’ho preso come l’anno scorso. Il 10 va ad Eder perché è più anziano e se lo merita: speriamo faccia molti goal».