Fratelli Gabbiadini: Melania e Manolo, professione attaccante

Potrebbero rappresentare il primo caso di fratelli che giocano entrambi in nazionale maggiore. Solo che non si parla di due fratelli maschi, bensì di una sorella e di un fratello. Parliamo quindi dei fratelli Gabbiadini, che vivono un buon periodo: Manolo, appena arrivato alla Samp, ha vissuto un buon Europeo U-21; la sorella Melania, invece, è centravanti della nazionale femminile, che ha appena staccato il pass per i quarti di finale della competizione continentale. Inoltre, la Gabbiadini maggiore (29 anni contro i 22 del fratello Manolo) ha anche segnato in una gara contro la Danimarca. Il “Secolo XIX” li ha sentiti in una sorta di “intervista doppia”. Eppure, in questi giorni, nonostante gli impegni, i due tentano di aggiornarsi sulle loro rispettive carriere. Manolo: «Ci sentiamo più che possiamo. Le ho mandato un sms prima della sua partita contro la Svezia; purtroppo, l’Europeo femminile non viene trasmesso in tv e cerco allora informazioni su Internet». Melania: «Ci siamo sentiti qualche ora fa e in realtà poco da un mese a questa parte, non mi andava di decontrarlo. Sono contento che sia in una squadra come la Samp, credo che farà una grande stagione».

Ci sono anche le prime impressioni sul ritiro di Bardonecchia. Man.: «Assolutamente positive: si sta lavorando parecchio ed è giusto che sia così, perché dovremo correre più degli altri per ottenere risultati. Sicuramente è un ritiro duro». Mel.: «Mi hanno detto che lo stanno facendo correre molto, ma si trova benissimo». Si propone anche un fantasioso scambio di allenatore, Delio Rossi per Antonio Cabrini, attuale C.T. della nazionale femminile. Man.: «(ride, ndr)». Mel.: «Sono due ottimi allenatori e credo che Rossi possa aiutare Manolo nel fare l’ennesimo salto di qualità. Cabrini ha portato tanto a questa squadra in un solo anno, preparazione ed entusiasmo». Si domanda anche in che cosa i due potranno assomigliare sul campo. Mel.: «Tecnicamente credo siamo simili nel tiro, nella velocità e nel senso del gol. Caratterialmente siamo due persone pacae nella vita fuori dal calcio». Man.: «Concordo e, secondo me, potremmo anche giocare insieme in attacco. Lei mi ha insegnato l’umiltà, a restare sempre con i piedi per terra».

Sui titoli vinti in carriera, Melania è in netto vantaggio. Mel.: «Certo, ho vinto molto, ma c’è da dire che il calcio maschile è differente da quello femminile: è difficile sfondare, servono qualità, carattere e un pizzico di fortuna. Lui ci è arrivato facendo molti sacrifici. Posso solo augurargli di togliersi grandi soddisfsazioni». Man.: «Ne devo fare di strada… per vincere quanto Melania firmerei non subito, ma strasubito. Comunque, certe sensazioni sono incondivisibili: penso al derby con il Genoa, che mi ha affascinato sempre. Per la comprensibile attesa per la sfida, posso dire che il derby vale vincere un titolo». Su chi segnerà di più in stagione, difficile fare una previsione. Mel.: «Non siamo caratterialmente abituati a questi confronti. La sua realtà è molto più difficile della mia, gli auguro di fare bene e segnare tanto, perché il gol è importante per un attaccante e perché se lo merita». Man.: «Di sicuro lei. Viaggia sui 30 gol a stagione. Mettiamola così, proverò a farle paura…».