Nel diluvio spunta un raggio di sole targato Poli

Potere dei tre punti, potere della carica che un derby vinto ti dà. Se tornassimo indietro con la mente a domenica scorsa alle 20:45 e poi ci svegliassimo stamane, 6 punti in più ci sembrerebbero come uno di quei sogni da cui non ti vorresti mai destare. Eppure è la confortante realtà anche se, lo diciamo subito, battere il Bologna è stato più complicato del successo ottenuto sul Genoa.
Questo perchè il rosso a Morleo ha sparigliato, forse troppo presto, le carte in tavola e messo ancora più pressione ad una squadra che doveva ancora assestarsi in campo. Ciò testimonia che finalmente, oseremo dire, gli episodi stanno girando dalla nostra parte, era solo questione di tempo e di creare i presupposti adatti.

Ed è così che immerso nella perdurante emergenza punte, Ferrara ha fatto scacco matto in tre mosse: prima affidandosi ad un Icardi, ancora in versione derby, che si è procurato il rosso iniziale, poi mettendo Eder al momento giusto, rischiando, fino a veder segnare Poli il 2° goal di fila (impensabile solo una settimana fa). Restando al numero 16 poi, Andrea ci ha deliziato con una dichiarazione d’amore alla Samp e di critica all’Inter. Firmasse il rinnovo sarebbe perfetto, ma c’è tempo.
Quel tempo, infinito, che porta di nuovo il Doria a vincere in casa per due volte di fila, non accadeva da 22 mesi, altro bel segnale convincente. Al quale potremmo aggiungere il dato statistico della prima volta senza subire goal in casa.

Vittoria che vale davvero doppio, infine, perchè è la 4° negli scontri diretti contro Siena, Pescara, Genoa e Bologna appunto, tutte dietro di noi in classifica e tutte cadute sotto i colpi di Gastaldello e soci. Ma vale doppio perchè, come ben sapete, ci aspetta un ciclo micidiale con Fiorentina (trasferta), Udinese, Catania (trasferta) e Lazio, per arrivare alla sosta e fare un bilancio, considerando poi che alla ripresa avremo due partitissime mica male con Juventus e Milan. Troppo tempo davvero, meglio pensare ad una gara alla volta.
Tempo che invece è dalla parte della gioventù blucerchiata che oggi luccicava in campo. Segno del progetto che va avanti e quando vedi giovani volenterosi e caparbi, con quella qualità da surplus, allora capisci che sei sulla strada giusta. Così abbiamo Mustafi ’92, Rossini ’89, Krsticic ’90, Obiang ’92, Poli ’89, Soriano ’91 e l’uomo derby Icardi ’93, tutti in campo oggi dinanzi ad un avversario esperto e scaltro. Il tempo è di certo dalla loro parte e dalla nostra, anche se i risultati vanno fatti subito per non ricadere nell’incubo, quello si, da cui ti devi risvegliare e noi, con vigoria, lo abbiamo fatto.

Naturalmente non sono tutte rose e fiori, le scelte fatte da Ferrara, nelle partite della svolta, hanno sconfessato il mercato di un Direttore Sportivo, Sensibile, mai stato così distante dall’essere parte del futuro blucerchiato. Così abbiamo le bocciature di De Silvestri e Poulsen, ma anche l’accantonamento di Estigarribia, inizialmente imprescindibile.
Chiudiamo con l’ultimo inciso, togliendo ovviamente Maxi Lopez fuori per infortunio e Maresca, pupillo di Ferrara, oggi in campo c’era la Samp che ha faticato in B. Meno uno, meno quel raggio di sole che nel diluvio ha aperto il cielo blucerchiato. Di nuovo sgombro da nubi.