Conferenza stampa Accardi: «Oggi mi sento di chiedere scusa a tutti i tifosi sampdoriani» - Samp News 24
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Conferenza stampa Accardi: «Oggi mi sento di chiedere scusa a tutti i tifosi sampdoriani»

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Il direttore sportivo della Sampdoria Pietro Accardi ha parlato al termine della sfida del MAPEI Stadium contro il Sassuolo: le parole

Il direttore sportivo della Sampdoria Pietro Accardi, ha parlato al termine della sfida della 16a giornata di Serie B contro il Sassuolo: ecco le sue dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa:

SULLA STAGIONE: «Credo che oggi sia il momento più duro e delicato di questa stagione che non è ancora compromessa mancano ancora tante partite ma mi sento di chiedere scusa ai tifosi e alle persone che ci hanno seguito nel giorno della festa dell’Immacolata. A coloro che hanno sostenuto la squadra e le sono rimasti vicino. Io sono chiaramente il primo responsabile e ci metto la faccia. Soprattutto quando le cose non vanno bene. Ma è evidente che qualcosa non stia funzionando e dobbiamo trovare soluzioni».

SULLA SFIDA DI OGGI: «Oggi abbiamo fornito una prestazione proprio al di sotto di quello che questa squadra può dare. Oggi, da me in giù, siamo tutti in discussione, perché non possiamo andare avanti così. Poi mi sentirò con il presidente e parleremo. Dobbiamo dare sicuramente di più, ma se in campo continuiamo ad essere discontinui, e ad avere a volte con approccio giusto, a volte con approccio sbagliato e se a volte diamo segni di crescita e a volte siamo disorientati come oggi, soprattutto nel primo tempo, è evidente che ci si debba fare delle domande e, soprattutto, trovare delle soluzioni. Ci sono delle problematiche, ma il nostro compito è quello di analizzare sempre le prestazioni e i momenti in maniera lucida ed equilibrata per invertire questa rotta. Ci stiamo provando. Vi posso assicurare che ci stiamo provando anche se oggi non si è visto: l’impegno da parte nostra è massima, ci confrontiamo e analizziamo ogni situazione. I presupposti dopo il mercato erano ben diversi perché, a detta di tutti, questa era una squadra per puntare ai vertici del campionato».

SULL’ASPETTO MENTALE: «Non lo stiamo facendo perché oggi è una squadra che è anche fragile dal punto di vista mentale e quindi sta a noi trovare la soluzione per migliorare e fare prestazioni diverse.»

SULL’ALLENATORE: «Questa squadra non credo sia mancata d’umiltà ma che sia solamente in difficoltà Purtroppo nel calcio possono capitare ste situazioni ma la nostra forza ed idea deve essere quella di non subire il momento ma reagire con soluzioni. Per quatto riguarda il macigno di chi è stato scelto per rappresentare la Sampdoria, era ben consapevole di cosa andasse incontro. Io per primo ne ero consapevole, ci sono tanti calciatori esperti, e ho accettato questa sfida al netto delle difficoltà. Non dobbiamo dimenticarci quando abbiamo iniziato, in che modo, come siamo riusciti a fare un mercato inaspettato. E poi chi è venuto sapeva a cosa andava incontro e magari si devono abituare a questo tipo di situazione di ambizione da parte mia e del Club. E ci si abitua solo vivendo queste situazioni»

SUL MOMENTO DELLA SQUADRA: «Quando le cose non vanno bene per forza di cose ci sono delle situazioni che non stanno funzionando ed il nostro compito è di interrogarci e trovare soluzioni. Tuttavia non vi è un problema specifico che è individuabile e facilmente risolvibile. È evidente che ci siano più problemi a causa della discontinuità della squadra. Io credo che il risultato sia figlio delle prestazioni. Sono 6 partite che non vinciamo ma prima sembrava che stessimo prendendo il volo. Poi si è bloccata e quindi noi dobbiamo trovare la chiave per sbloccare questa situazione.»

SUL MOMENTO STORICO: «Negli ultimi tre anni la Sampdoria sta vivendo delle situazioni molto difficili ma devo guardare quello che io sto rappresentando in questo percorso dall’inizio dell’estate ed è per quello che abbiamo preso giocatori di una certa esperienza e di un certo livello. Sapendo benissimo che in un campionato così la Sampdoria sia sempre un’avversaria da battere contro cui chiunque gioca al proprio 120%. Ma in questo momento tutti me compreso stiamo avendo difficoltà al rappresentarla al meglio e quindi ci deve essere, da parte nostra, la volontà, la convinzione e la follia di fare di tutto per ribaltare questa situazione. Io non parlo di risultati ma di quello che mostriamo con il nostro gioco e vorrei che iniziassimo a rappresentare la Sampdoria in un certo modo e che i tifosi fossero orgogliosi di noi. Questo deve essere l’obiettivo per chi rappresenta questa società».

SULLE SCUSE: «Io prima ho chiesto scusa, cosa che non faccio quasi mai perché lavoro dalla mattina alla sera sempre e comunque. Ho chiesto scusa perché i tifosi non si meritano ciò che stiamo fornendo loro e dobbiamo cominciare da subito. Non si può rappresentare la Sampdoria così».

SUL PROGETTO: «La società è solida e ha messo in preventivo anche questo genere di situazioni quando la acquistò con le sue difficoltà ed è un progetto, nell’avermi preso, mi hanno sempre detto che è un progetto a medio/lungo termine e quindi è improbabile che il progetto tecnico possa fallire o che la Sampdoria sia venduta. Tuttavia da parte nostra bisogna pensare ad oggi e non pensare che sia una stagione compromessa. Dobbiamo fare fatti che ad oggi sono arrivati solo a volte. Inutile parlare ai tifosi se poi l’atteggiamento è questo. Oggi c’è solo da stare zitti, chiedere scusa e passare ai fatti».

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