Hanno Detto
Conferenza Stampa Sottil: «Sono incazzato, siamo a un bivio. La Gumina forte. Catanzaro? Loro…»
Conferenza stampa Sottil, il tecnico ha parlato a lungo del momento attuale del Doria e della prossima gara, i dettagli
Andrea Sottil ha parlato in conferenza stampa pochi minuti fa, alla vigilia di Sampdoria Catanzaro, 15° turno di Serie B. Tanta carne al fuoco da parte del tecnico. Il modulo, le critiche ricevute e le voci sul cambio allenatore, ma il tecnico ha speso anche parole d’elogio per giocatori spesso bistrattati come La Gumina. Ecco la conferenza integrale:
FEROCI – «Mi sono stancato di dire sempre le stesse cose. Quello che voglio dire è che la Sampdoria domani deve scendere in campo feroce, determinata, incazzata. Con la cattiveria agonistica di un leone ferito. Al di là dei moduli, dei sistemi di gioco».
INCAZZATO – «Sono incazzato ma lucido, positivo. Io mi devo prendere le resposabilità. L’allenatore è sempre in discussione, anche i giocatori devono prendersi le loro responsabilità».
RESPONSABILITA‘ – «Ci tengo a dire alcune cose. E’ chiaro che noi ci incontriamo una o due volte a settimana. Siamo insieme a parlare delle stesse cose da un po’ di tempo. Siccome sono una persona determinata non voglio essere noioso, ripetitivo. Cosa che non sono. Sono cazzuto, sono sul pezzo. Di dire sempre determinate cose mi sono stancato. Del tipo il modulo, la condizione, chi deve recuperare. Quello che voglio dire è che la Sampdoria domani deve scendere in campo feroce, determinata, incazzata. Io mi devo prendere le responsabilità, i miei giocatori devono fare altrettanto. Dobbiamo avere la cattiveria agonistica di un leone ferito. Più del Catanzaro. Tutte le altre chiacchiere lasciamole perdere. L’ho detto chiaro ai miei ragazzi e domani dalla squadra pretendo questo. Al di là di moduli e sistemi di gioco. Come si dice dalle mie parti, dobbiamo quagliare».
SAMPDORIA – «Per me la Sampdoria è un’opportunità lavorativa grandiosa. Io non ho paura di nulla. Sono determinato a dare il meglio per la Sampdoria. Le critiche sono giuste, le accettiamo. Sono una persona umile che sa ascoltare. Non mi ritengo un fenomeno ma ho le idee chiare, so dove devo andare. Vivo questo momento in modo cazzuto. Le chiacchiere sono finite. Parlo di me e dei calciatori. La partita è stata preparata bene, domani voglio vedere delle risposte».
CATANZARO – «Mi aspetto un Catanzaro in forma, con dentro ottimi giocatori. Conosco l’allenatore e il direttore sportivo. Ha dei punti forti e delle lacune. Ma poi ci dobbiamo essere noi. Abbiamo preparato la partita, come andarli a prendere e come metterli in difficoltà. Abbiamo le qualità per farlo».
CRITICHE – «Il mio lavoro è questo. L’allenatore è sempre in discussione. Io mi sento che sto facendo un gran lavoro coi ragazzi. Poi chiaro i risultati non stanno rispecchiando. Io sono incazzato positivo lucido. Poi chiaro che l’allenatore è in discussione, ma anche i ragazzi si devono prendere le loro responsabilità. Questo discorso l’ho fatto anche a loro. Ci siamo stancati tutti. Ora dobbiamo fare i fatti».
BIVIO – «Ottimo rapporto coi calciatori, di massima schiettezza e trasparenza. La squadra mi segue a 360 gradi. Questo è un messaggio. Siamo a un bivio. Dobbiamo svoltare nella strada della concretezza. Siccome ho un gruppo che mi segue
PUNTI – «Io penso che bisogna vivere i momenti. Oggi abbiamo bisogno di fare punti. Questo non vuol dire che non vogliamo migliorare il gioco. La priorità è fare una prestazione maschia, di contenuti agonistici alti, feroci, e fare punti. Poi chiaro abbiamo lavorato su una variante tattica, abbiamo avuto la settimana per migliorare i meccanismi. La priorità è quella di lottare per il risultato».
SETTIMANA – «La settimana l’ho vista bene ma conta domani. Ci saranno 100 minuti davanti ai nostri tifosi, in casa nostra. Sono sicuro che ci incinteranno. Dobbiamo fare i fatti».
PALERMO – «Non è stato tutto da gettare a Palermo, abbiamo giocato contro una corazzata. Giocare a Palermo non è semplice. Sennò poi inquiniamo tutto e diventa tutto nero. Abbiamo giocato contro una squadra costruita per vincere il campionato, ho visto l’atteggiamento. I ragazzi si sono impegnati, sono passati in vantaggio. Poi c’è stato un gol evitabile. Ma la reazione c’è stata. Adesso vediamo domani».
MODULO – «La variante tattica è una variante valida, sennò non l’avrei provata. Ma al di là del modulo gioca chi corre, chi corre bene e chi corre forte. Ho sempre pensato così. Non è che prima il mio concetto di calcio fosse mister».
CODA E TUTINO – «Coda domani non ci sarà. E’ chiaro che da Tutino ti aspetti sempre la performance top. E’ nelle sue corde farlo. Tutino deve fare il Tutino, deve fare i fatti come tutti i suoi compagni. Sta lavorando benissimo. Sa benissimo che deve alzare la sua performance come tutti i suoi compagni. Mi aspetto un miglioramento nella prestazione di Gennaro».
LA GUMINA – «Io da quando sono arrivato di Nino La Gumina posso solo parlare bene. E’ sempre stato a disposizione, si è sempre allenato forte. Oggi tocca a lui. A Palermo ha fatto bene. Anche Leonardi è stato messo in prima squadra perché ha qualità importanti».
FERRARI E VEROLI – «La serietà, la grande professionalità di Ferrari gli ha permesso di alzarsi dalla panchina e fare 100 minuti. Purtroppo Romagnoli mi dispiace molto, un infortunio serio: gli auguro un pronto rientro. Ferrari ha fatto con serietà la prestazione di Palermo. Sta bene, ha lavorato bene. Lo abbiamo gestito la prima settimana, era da tanto tempo che non giocava una gara ufficiale. E’ a disposizione Ferrari così come è a disposizione Veroli. Da quando sono qui l’ho fatto giocare titolare col Sudtirol, poi non l’ho più visto».
SILVESTRI – «Silvestri è stato preso per fare quel tipo di prestazioni. Il suo curriculum parla chiaro. E’ andato dentro e deve continuare, anzi deve migliorare le sue prestazioni».
FERRARIS – «Domani vogliamo vincere. Certo, il Ferraris deve diventare il nostro fortino. Lo ripeto, giocare dentro quella bolgia ti deve dare un’adrenalina, ce lo hanno detto anche i tifosi, in ogni momento della partita. Noi dobbiamo sfruttarla questa cosa. Dobbiamo andare dentro e farlo capire».
PEDROLA – «Pedrola non gioca da tanto. Ho deciso di farlo giocare perché era ora di metterlo dentro, per vedere le risposte. Ha fatto una settimana un po’ ni. Ci penserò come sempre, arriva da un infortunio importante. Va gestito. A sinistra o destra? Lo vedo solo a sinistra».