Gli Ex
Ex Sampdoria, Carlo Osti: «Ecco chi mi ha colpito, Pirlo ha tenuto la barra dritta. Su Yepes…»
L’ex ds della Sampdoria Carlo Osti ha rilasciato delle dichiarazioni sul campionato appena disputato dalla Sampdoria
Carlo Osti ha trascorso diverso tempo a Genova come direttore sportivo: ben 3846 giorni totali. Si tratta di uno dei direttori sportivi più duraturi nel calcio moderno in quanto non è da tutti rimanere per 11 anni nella medesima società.
Nella scorsa stagione l’ex ds ha seguito attentamente i blucerchiati ed ha riferito le sue impressioni ai microfoni del Secolo XIX. In questa sede ha parlato della situazione della Sampdoria e del campionato appena terminato:
SULLA STAGIONE: «Per come era cominciata con complicazioni di diverso tipo, inclusi i due punti di penalizzazione, essersi qualificati ai playoff deve essere considerato un risultato positivo. Certo la sconfitta di Palermo ha lasciato un po di amaro in bocca. Non mi aspettavo una Samp così remissiva soprattutto alla luce della grande rincorsa e dei miglioramenti evidenziati nelle settimane precedenti.»
SUI SINGOLI: «Una squadra basata molto sui giovani di proprietà o in prestito non cambia il senso. Nella fase iniziale ho apprezzato Pedrola, ha fatto prestazioni molto interessanti per un ragazzo della sua età. Faceva la differenza. Peccato per quella serie d’infortuni che lo ha penalizzato. Mi ha colpito anche Stankovic al suo primo anno nel campionato italiano, ed Esposito, purtroppo anche lui frenato da guai fisici, poi mi è piaciuto Yepes. Un mio colpo. Lo aveva proposto a me e all’avvocato Romei un procuratore, Calenda. Parametro zero, pochissime spese di commissione. Era molto esile, ma già si vedevano le sue qualità. Già Tufano, tecnico della Primavera, ne parlava benissimo. Quest’anno è cresciuto tanto. E bene ha fatto Giordano, che avevamo prestato prima noi al Piacenza e poi all’Ascoli.»
SU PIRLO: «Ero curioso di vederlo in Serie B, dopo le esperienze alla Juve con le vittorie in Coppa Italia ed in Supercoppa, e poi in Turchia. Il raggiungimento dei playoff valorizza il suo lavoro, è riuscito a tenere sempre la barra dritta, anche nelle difficoltà. Lo vorrei vedere con una Samp più competitiva e più completa.»
SUL PROSSIMO ANNO: «Ho sentito parlare di programma biennale. La prima stagione è passata, sono state chiude anche alcune pendenze con il passato. Il prossimo deve essere l’anno del rilancio, anche in base alle dichiarazioni della proprietà la Samp deve tornare protagonista. Mi aspetto tanto, che non significa per forza vincere il campionato, ma lottare fino alla fine per conquistare la A con un gruppo di qualità.»
SUL PRONOSTICO: «Ora si può parlare solo per blasone e storia. E nei primi posti della griglia metti Samp, Palermo, Cremonese, Salernitana e Sassuolo… la griglia vera si vede ad agosto. Oggi è il criterio economico finanziario fare la differenza, la squadra la costruisci in base alle tue risorse. Vedi il Como.»
SUL FUTURO: «Ho voglia di rientrare, per ora ho fatto un po’ di chiacchiere in giro. Vedremo cosa succede nei prossimi giorni.»