Hanno Detto
Piovaccari: «Sampdoria? Il mio più grande rammarico»
Le parole dell’ex giocatore di Cittadella e Sampdoria Federico Piovaccari
Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Secolo XIX, Federico Piovaccari, attaccante con un passato alla Sampdoria (e al Cittadella, prossimo avversario dei blucerchiati) ha parlato del suo passato in Liguria e del suo rapporto con il club. Queste le sue dichiarazioni:
PRESENTE – «Ora vivo in Spagna, vicino a Barcellona, con mia moglie, che è spagnola, e i miei figli. Mi sono trovato bene a Cava, faccio il tifo per loro ma gli accordi presi erano altri. Alla mia età so che posso giocare meno, ma se non sono considerato preferisco stare con la mia famiglia. Così sono tornato a casa.»
CALCIO – «Voglio giocare ancora, sto aspettando un’offerta dalla Spagna. Sto bene e mi diverto, quindi finché mi sento così voglio continuare a giocare. D’estate ora mi tengo in forma anche con la boxe. Nelle serie minori non si gioca per soldi, ma sei spinto dall’amore per il calcio, dalla passione. Non è come l’Arabia, dove si guadagna parecchio ma poi tutti vogliono tornare indietro. Il calcio è passione, e io ho la stessa passione di quando ero ragazzo.»
MANGO – «Mango? Mi caricava: mi volle con lui tra i dilettanti alla Castellettese, segnai qualche gol e riuscimmo a salvarci. Poi arrivò l’Inter, e da lì partì tutto.»
CITTADELLA – «A Cittadella sono diventato il Pifferaio per la mia esultanza, mimavo il suonatore di piffero ispirandomi al cartone preferito di mio figlio. Sono rimasto nei cuori dei tifosi granata, ce n’è uno che mi viene a trovare in Spagna: fa piacere sapere che non solo i grandi campioni possono regalare emozioni alla gente.»
SAMPDORIA – «Il Cittadella mi ha lanciato tra i grandi, poi sono passato alla Sampdoria: quello è il mio più grande rammarico. La retrocessione in B fece male, io ho avuto problemi fisici ed era tutto molto difficile. Segnai ad Ascoli, mi feci male di nuovo, la società si mosse sul mercato e io preferii partire. So che è anche colpa mia, mi dispiace non aver avuto una seconda opportunità.»
ESTERO- «Allo Steaua Bucarest andò molto meglio, segnai i gol che ci portarono in Champions, traguardo che ho raggiunto solo lì. Tornai in Italia, feci la preparazione con la Samp ma poi partii per la Spagna, all’Eibar. Affrontare Messi è stato un sogno. Poi sono andato in un campionato bello ma poco seguito come quello australiano, e in Cina durante il boom del loro campionato. È stato divertente, ma è diverso rispetto al calcio professionistico.»
GOL PREFERITO – «Il mio gol preferito? Tutti quelli segnati in Champions League, il primo gol in Liga e il primo gol in assoluto tra i pro.»
LE EX – «I granata sono una certezza, partono sempre senza i riflettori puntati e poi fanno benissimo. Spero per loro possa essere la stagione giusta per il salto di categoria. La Sampdoria invece deve puntare ai playoff, vederla lì fa male, e la situazione societaria, unita agli infortuni, non aiuta. Per Pirlo non è facile ora, ma la squadra c’è, sono sicuro migliorerà.»
ESPOSITO – «Tra i miei attaccanti preferiti della Serie B c’è Esposito, oltre a Raimondo. Coda un top player, Man deve imparare ad essere sempre continuo. Seguo parecchio la B: mi piacerebbe un giorno lavorare come scout o procuratore.»
CITTADELLA-SAMP «Seguo i blucerchiati sempre con affetto, per me giocarci è stato un onore. Parlo ancora con i vecchi compagni. Seguirò senz’altro la prossima partita, per la Samp una vittoria servirebbe a invertire la rotta, mentre il Cittadella ha bisogno di confermarsi in alto. Sarà una sfida formidabile.»