2013
Si cerca l’attaccante, ma non ci si dimentichi di Nick
E’ pratica comune, in questi giorni, vedere numerose news sul prossimo attaccante blucerchiato. Se Eder è rimasto e Sansone potrebbe rimanere, nel reparto “prime punte” c’è comunque un enorme buco da riempire. La partenza di Icardi verso Milano ha portato 13 milioni, così come quella di Maxi Lopez ha liberato la Samp di un ingaggio pesante; tuttavia, non si può guardare solo al bilancio. Così, la Samp ha seguito tanti nomi: Paulinho e Gabbiadini su tutti, con il primo su cui pesa un’eccessiva richiesta di Spinelli e qualche dubbio dei tifosi; sul secondo, invece, nessun dubbio. L’Europeo U-21 sta mostrando quanto vale il ragazzo, ma Juve ed Atalanta non ci rinunceranno così facilmente.
Da vecchio romantico del calcio, tuttavia, non vorrei ci si dimenticasse di un eroe che è stato messo un po’ da parte: Nicola Pozzi. Nessuno nega che la sua situazione è problematica: alto ingaggio, tanti infortuni ed un contributo che va misurato anche in base al modulo che il Doria userà. A tutto questo, poi, bisogna aggiungere un’altra postilla: Rossi ha richiesto esplicitamente un attaccante che possa sfruttare la profondità. Non proprio il modo di giocare del bomber di Santarcangelo di Romagna. Eppure, la mia memoria non può che essere felice al ricordo del suo gol a Varese, della sua grinta e della sua fedeltà ad ogni costo alla Samp: è stato una colonna della promozione, eppure non è stato ricompensato a dovere. Un po’ per gli infortuni, un po’ perché è esploso Icardi, un po’ perché Maxi Lopez doveva dare un motivo della sua presenza a Genova.
Non mi illudo certo di vederlo titolare, anzi: sarebbe il modo sbagliato del far prevalere il cuore sulla ragione. Nonostante ciò, vorrei che non ci si dimenticasse del patrimonio che può portare Nicola Pozzi. Ormai è un giocatore esperto, anche se va solamente per i 27 anni. Inoltre, il titolare è giusto che sia qualcuno con le caratteristiche richieste da Rossi, ma chi lo dice che non ci possa servire la spizzata di Pozzi in certe partite? Che la sua grinta non possa smuovere alcune situazioni difficili? Del resto, la sua media-gol dall’aprile 2011 al giugno 2012 è stata bestiale. A Siena, appena hanno visto Emeghara, lo hanno lasciato in un angolo. Ora torna a Genova con la voglia di rimanerci, anche a costo di rinunciare a qualche soldo e ridiscutere il suo contratto; infatti, si sta già allenando, invece di andare in vacanza, per essere pronto già per Bardonecchia. Di questi tempi, va molto di moda lodare i Krsticic e gli Obiang che vogliono rimanere per maturare e mostrare la loro riconoscenza alla Samp. Bene, allora non ci si dimentichi di Nicola “Nick” Pozzi. Un numero 9 così fa sempre comodo.