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Sampdoria, Bergonzi: «Rigore ridicolo. Legrottaglie? Ha sbagliato»
Mauro Bergonzi, ex arbitro e attuale moviolista, ha spiegato gli episodi di Sudtirol-Sampdoria: le parole a Telenord
Mauro Bergonzi, ex arbitro di Serie A e attuale moviolista, ha spiegato gli episodi di Sudtirol–Sampdoria: le parole a Telenord.
RIGORE – «Non posso andare morbido davanti a queste immagini. Questo è un rigore ridicolo. L’arbitro Pezzuto di Lecce, undici anni in Serie A. Non penso che gli faranno più arbitrare la Sampdoria quest’anno e forse nemmeno arbitrare in senso generale. Non si può fischiare un calcio di rigore così. L’arbitro non è in posizione per vedere il contrasto. Poi è chiaro che le cosce si toccano. Ma è un contrasto di gioco. Se tu sei perpendicolare all’azione non vedi quello che succede e fischi il rigore. Per poter vedere bene quello che è successo dovresti essere fuori dal campo. Per quello è ridicolo e non è credibile».
VAR – «Perché il VAR non interviene? Legrottaglie nel post partita ha fatto delle dichiarazioni parlando del mondo degli arbitri. Non è questione di rispetto andare al monitor, si va al Var perché ti chiamano. Il discorso qui è tecnico e basta: prima del tocco di Ghilardi al pallone c’è il tocco gamba su gamba, il protocollo Var dice che non può intervenire. Per quello non lo richiama. Ma l’errore è dell’arbitro. L’arbitro poteva non chiamarlo, aveva i presupposti per non mandarlo a video, da protocollo poteva supportare la decisione dell’arbitro».
DIRIGENZA – «Legrottaglie doveva avere conoscenza prima di andare a parlare. Sembra quasi un alibi che viene dato alla squadra. Quando si parla di certe cose bisogna essere competenti e sapere le cose di cui si parla».
TOCCO CISCO – «Tocco di mano assolutamente non volontario, perché la palla finisce sulla mano in maniera inaspettata. Non è mai rigore».