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Viali: «Sampdoria? Non è una squadra allo sbando. Sull’assenza di Pedrola…»
Viali, tecnico dell’Ascoli, ha fatto il punto sulla Sampdoria: le parole sul match in programma domani
William Viali, tecnico dell’Ascoli, ha fatto il punto in vista della Sampdoria. Le parole in conferenza stampa.
CAMBIO DIRETTORE SPORTIVO- «Io e la squadra siano tutti professionisti e rimaniamo focalizzati sul lavoro e sul match con la Sampdoria. Ci tengo a salutare il ds Valentini, lo ringrazio per avermi portato qui, ho condiviso con lui tre mesi di lavoro in maniera molto serena, poi non voglio entrare nel merito delle scelte della società»
SULLA SAMPDORIA – «Ha fatto 5 punti in trasferta, penso solo a questo, analizzandola non è una squadra allo sbando, il loro percorso esterno ci fa stare con le antenne belle dritte. Hanno giocatori importanti con un allenatore che vanta un’esperienza di altissimo livello, il loro momento difficile è emerso in particolar modo quando hanno giocato a Marassi. Stiamo migliorando, lo dimostrano prestazioni e risultati. A Brescia potevamo chiudere la gara, occorre crescere sul piano del cinismo».
SULLE POSIZIONI DI BOTTEGHIN E BELLUSCI – «E’ un’opzione che abbiamo in fase di possesso palla, a seconda di come intendiamo impostare possono intercambiarsi. Falzerano? Può essere ripetibile un suo schieramento dal primo minuto, quando ha giocato ha fatto sempre bene, la mezzala è un ruolo a lui consono».
TRIDENTE – «Il sacrificio di Mendes ci permette di avere equilibrio e di poterlo schierare, dipende poi anche dal tipo di avversario che andiamo ad affrontare».
INDISPONIBILI –«Sono tutti a disposizione tranne Bogdan e Tavcar. Adjapong si è allenato in gruppo a partire da questa settimana, ovviamente non è ancora al meglio»
CALIGARA – «Ho dei ballottaggi in mezzo al campo e lui è in lizza per giocare».
ASSENZA PEDROLA –«Sicuramente hanno perso un giocatore di livello. Ho letto che possono cambiare modulo, siamo pronti ad affrontarli a prescindere dallo schieramento tattico».
FATTORE DEL DUCA – «Quando giochiamo in casa c’è un’atmosfera particolare e bisogna saper alimentare la passione ed il fuoco dei nostri tifosi».