Hanno Detto
Mancini Jr: «La Sampdoria è la mia seconda pelle. Vogliamo creare qualcosa di importante»
Andrea Mancini, figlio di Roberto e direttore sportivo della Sampdoria, ha fatto un bilancio del suo primo periodo in blucerchiato: le parole
Andrea Mancini, figlio di Roberto e direttore sportivo della Sampdoria, ha tracciato un bilancio del suo primo periodo passato in blucerchiato. Ecco le sue dichiarazioni pubblicate sulle colonne del Secolo XIX.
SAMPDORIA – «Provo emozioni indescrivibili, la Samp è la mia vita, una seconda pelle: per quel che ha dato alla mia famiglia il minimo è riportarla dove merita. Fare il ds non è facile, è la mia prima volta e ringrazio Manfredi e Radrizzani. Vogliamo creare qualcosa di importante, tornare alla Samp anni ’90. Sarà dura ma con impegno, competenza e pazienza, si può tutto».
MERCATO – «Considerati i paletti economici e che il club rischiava di fallire è positivo. Io, la proprietà, Legrottaglie e Pirlo siamo contenti. La squadra è giovane, serve tempo, penso a Stankovic che farà una gran carriera. I ragazzi devono poter sbagliare. La B è lunghissima, ricordatevi del Cagliari: è fondamentale ingranare da gennaio».
PIRLO – «Pirlo è un grande allenatore, alla Juve e in Turchia ha fatto bene, ha già inculcato le sue idee: sul campo sorprende in positivo. Meritavamo 4-5 punti in più, con il Cittadella faremo una grande gara. Questa Samp in prospettiva è più forte di quella dell’anno scorso».
PROGETTO – «Peccato per Alario, l’Eintracht all’ultimo non l’ha più lasciato andare. Con lui, o Coda, saremmo stati più completi, ma abbiamo De Luca, La Gumina e puntiamo su Esposito che stava andando al Verona ma ha sposato il nostro progetto».