A volte ritornano: nel ’94 e ’95 le prime tournée in Cina - Samp News 24
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2013

A volte ritornano: nel ’94 e ’95 le prime tournée in Cina

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La Sampdoria non ha ancora stabilito la metà per la seconda parte del ritiro estivo e tra le offerte ne sono rimaste due: la Cina e l’Ungheria.

La location “Sol Levante” è molto suggestiva e nel caso la società di Corte Lambruschini decidesse la trasferta in Oriente, i colori blucerchiati sbarcherebbero in Cina dopo diciannove anni. Già perché l’esperienza in estremo oriente, come ricorda l’edizione odierna de “Il Secolo XIX”, venne già sperimentata negli anni in cui sulla panchina blucerchiata sedeva Sven-Göran Eriksson. La Sampdoria sbarcò in Cina per la prima volta nel giugno del 1994, per poi ritornarci l’anno dopo (giugno 1995), quando ormai si stava esaurendo la spinta vincente della Sampd’oro.

Tuttavia le tournée cinesi riscuotevano sempre grande successo, i colori blucerchiati erano conosciuti nei maggiori paesi orientali come Giappone, Indonesia, Thailandia, Hong Kong e soprattutto Cina.
Le amichevoli contro le Nazionali attiravano allo stadio moltissimi tifosi e appassionati di calcio: 50.000 spettatori a Pechino il 15 maggio del 1994 (partita persa poi 4-2), 60.000 l’anno dopo, l’8 giugno 1995, quando la Sampdoria con in campo Zenga, Mannini, Sacchetti, Gullit, Ferri, Serena, Lombardo, Jugovic, Bellucci, Mancini e Invernizzi perse nuovamente (3-1).
Le due sconfitte consecutive, ad un anno di distanza l’una dall’altra, provocarono la reazione dei giornali cinesi che descrissero i calciatori blucerchiati come “turisti”.

Ma la rivincita arrivo qualche giorno dopo, nella terza e, finora ultima, partita in Estremo Oriente della Sampdoria, quando a Cheng Du i ragazzi di Eriksson sconfissero con un sonoro 6-0 una formazione locale: doppiette di Mancini e Lombardo, poi Bellucci e Gullit.

Come disse Attilio Lombardo qualche giorno fa in un’intervista a “Il Secolo XIX”, ancora oggi la Sampdoria è ricordata in Cina: «Ricevo tutt’ora delle lettere dalla Cina, mi scrivono e mi chiedono foto e autografi». L’“Aquila calva”, come venne soprannominato in Oriente, è ancora ben presente nelle menti dei cinesi, nonostante non giochi più da qualche tempo. Quest’anno la Sampdoria potrebbe ritornare dopo quasi vent’anni, giusto per rinfrescare la memoria ai tifosi da gli occhi a mandorla che hanno nel cuore i colori blucerchiati a più di 8.000 kilometri di distanza. A volte ritornano…

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