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Sampdoria, rosa non da ultimo posto. Ma i risultati scarseggiano…
Dando uno sguardo alla rosa della Sampdoria è inspiegabile l’ultimo posto in classifica. Risultati figli dell’ambiente
La rosa della Sampdoria, parere unanime dei quotidiani sportivi italiani, non vale l’ultimo posto in classifica. Nel gioco della comparazione nome per nome con le altre squadre della bassa classifica di Serie A, la Sampdoria non dovrebbe essere nemmeno in zona retrocessione. Ma la realtà è un’altra: la Sampdoria è ultima e a dieci lunghezze dalla zona salvezza. Audero (fino all’infortunio), Gabbiadini, Winks, Nuytinck, Augello, Bereszynski (fino al prestito al Napoli), Colley (prima del passaggio al Besiktas), Caputo, lo stesso Murillo (che ha in carriera precedenti con squadre di livello) sulla carta non sono profili da retrocessione.
Escludendo quindi che manchi la qualità ed escludendo che la colpa sia totalmente nel manico (di Marco Giampaolo prima e di Dejan Stankovic adesso) perché per entrambi gli allenatori valgono le stesse attenuanti, è palese che il problema sia “ambientale”. Da un lato vale il discorso che “squadra che continua a perdere e ad essere penalizzata gioca con la paura” e dall’altra parte l’incertezza sul futuro societario non riesce a restare fuori dal rettangolo di gioco, ancorché Stankovic dichiari che è l’ultimo dei pensieri dei giocatori.