2013
TornAti A cAsA: un anno dopo
9 giugno 2012, una data che per i tifosi blucerchiati significa tre semplici parole: Tornati a casa, possibilmente con tutte le A maiuscole come nel titolo.
Un anno fa la Sampdoria raggiunse il traguardo tanto agognato, sognato e a metà stagione sfumato, salvo poi ritrovare l’armonia che ha contraddistinto la Samp negli ultimi 10 anni e tornare a macinare gioco, punti e avversari.
Nella finale playoff l’avversario si chiama Varese, e la partita d’andata, vinta per 3-2, ha dimostrato come la Samp sia in palla ma il Varese siano tignosi e abili e colpire alla minima distrazione.
Al Franco Ossola l’attesa è febbrile, il settore destinato ai tifosi blucerchiati gremito, un palcoscenico degno della Serie A per colore, volume e passione.
La partita è vibrante, con il Varese che attacca e la Sampdoria che gestisce l’esiguo vantaggio difendendosi con ordine: la traversa salva i blucerchiati alla mezz’ora su Neto Pereira, che in girata di destro centra il legno fra la disperazione del pubblico di casa, ma la Samp risponde tre minuti dopo con Munari che crossa per Pozzi che di testa esalta Bressan mentre sulla ribattuta è sempre Bressan ad opporsi al tiro a botta sicura di Soriano.
Nel secondo tempo la Samp fa un po’ più la partita, gestendo meglio il pallone rispetto alla prima metà di gara, Rispoli prova un destro da fuori che sfiora il palo, ma il Varese non molla e al 41′ con Plasmati ha la migliore occasione della ripresa: cross dalle retrovie e colpo di testa dell’attaccante che sfiora il palo a Da Costa battuto, brividi, ma niente di fatto.
Ma non è finita qui: minuto 45′, punizione per il Varese, l’arbitro ha già concordato 6 minuti di recupero. La punizione è un nulla di fatto che lancia il contropiede, a guidarlo Andrea Rispoli, il trattore, che prende palla e galoppa macinando metri su metri nella scoperta difensa varesina, con lui in contropiede Eder e Nicola Pozzi e tre difensori che tornano alla disperata. Eder taglia dentro verso destra, Pozzi a sinistra è libero e Rispoli convergendo lo serve, controllo dell’attaccante di Santarcangelo di Romagna, colpo di punta e palla sul palo e poi in rete, 1-0 Samp, gol che vale la promozione.
L’arbitro fischia, è fatta, la Sampdoria torna in Serie A, la festa durerà fino a tarda notte a Piazzale Kennedy, a Genova, dove la squadra arriverà per continuare la festa con i tantissimi tifosi accorsi a seguire la partita su un maxi schermo.
Un anno dopo la Samp è ancora in SerieA, dopo una stagione lunga e difficile ma con tante soddisfazioni in mezzo alle difficoltà, non c’è più Beppe Iachini, e Nicola Pozzi tornerà dal prestito al Siena, nella quale proprio Beppe è andato ad allenare. Ma la Samp è a casa, dove merita di stare, in Serie A, come un anno fa.