Hanno Detto
Sampdoria, Lanna: «Niente sconti all’Inter. Programmiamo la prossima stagione»
Marco Lanna, presidente della Sampdoria, ha fatto il punto sul campionato dei blucerchiati e sulla situazione del club
Marco Lanna, presidente della Sampdoria, ha fatto il punto sul campionato dei blucerchiati e sulla situazione del club doriano. Le sue parole al Corriere della Sera.
INTER – «Intanto vorrei ricordare che dopo esserci tolti mentalmente il peso dello spettro retrocessione domenica scorsa, l’indomani abbiamo battuto la Fiorentina. Perciò mi auguro di proseguire su questa strada: siamo consapevoli che la squadra di Inzaghi sia fortissima e in grado di macinare ogni avversario anche in Europa. Detto questo, la Sampdoria ha voglia di dimostrare che nonostante l’annata storta, ha valori importanti».
MENTE SGOMBRA – «Con la Fiorentina si sono visti giocatori trasformati. Domenica scenderanno in campo con amor proprio e con la volontà di chiudere bene una stagione faticosa e stressante. Del resto, risultati scontati in questa stagione non ci sono, pensi alla sconfitta dell’Inter a Bologna o al pari del Venezia, già retrocesso, all’Olimpico con la Roma. Chi vuole vincere, deve sudare i tre punti, è il bello di questo campionato».
GIAMPAOLO TIFOSO DELL’INTER – «Conoscendolo metterà in campo la formazione migliore, senza far favori a nessuno. Ragionerà da allenatore della Sampdoria. E poi a dirla tutta io l’Inter l’ho già battuta, nel 1991: 2-0 a San Siro».
SCUDETTO MILAN COME SAMPDORIA NEL 1991 – «L’elemento comune fra i due successi è la compattezza fra tutte le componenti e lo spirito di gruppo. Per il resto, i fatturati delle due squadre non sono paragonabili: noi abbiamo compiuto un autentico miracolo».
SALVEZZA E CESSIONE – «Guardi è stata una stagione epica: quando sono entrato in società i momenti duri sono stati parecchi. Il compito per questo cda è stato veramente complesso: a gennaio non abbiamo speso soldi che peraltro non avevamo e il giorno dopo la chiusura del mercato si è infortunato Gabbiadini. La squadra ha faticato a immergersi in una situazione così complicata ma quando noi siamo stati nominati avevamo due obiettivi: salvarci e iscriverci al prossimo campionato. Certo, le difficoltà non sono finite perché a livello di cessione del club non c’è nulla di concreto. Ci godiamo questo risultato ma poi dobbiamo programmare la prossima stagione e dovremo fare con quello che abbiamo, cioè molto poco».
MOMENTI BUI – «Ce ne sono stati diversi, le preoccupazioni per le scadenze, i pagamenti di metà febbraio. Sportivamente la sconfitta in casa con la Salernitana ci ha messi di fronte alla realtà».
PRESIDENZA – «Non è stata una scelta razionale, ma di cuore. Non avrei potuto dire di no alla squadra dove sono nato e cresciuto».
FERRERO – «Non lo conosco e non mi permetto di giudicare la sua gestione. Guardo al futuro e mi piacerebbe che la Sampdoria tornasse ad avere i principi che aveva inculcato Paolo Mantovani. Certo il mio presidente era proprietario e aveva tanti soldi che noi non possediamo. Per cui risultati a parte, mi piacerebbe che la Samp viva dentro e insieme la città, non solo la domenica allo stadio. Questi sono i valori che inseguo».