Pellegrini: «Sampdoria? Deve essere forte e ritrovare la via»
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Pellegrini: «Sampdoria? Deve essere forte e ritrovare la via»

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Pellegrini ha fatto il punto sulla Sampdoria: il passato con Boskov e il presente affidato a Giampaolo. Le sue parole

Luca Pellegrini, ex capitano della Sampdoria dello Scudetto, ha fatto il punto sulla squadra blucerchiata ripercorrendo anche il passato, a cominciare dal suo rapporto con Vujadin Boskov. Le parole a TMW Radio.

BOSKOV«Con lui ho avuto un rapporto discreto, tutti abbiamo difficoltà nell’approccio. Ha cercato di farci crescere più come uomini, in campo ma anche fuori, dando alcune direttive. I primi mesi non c’è stata grande empatia. Riporto l’esempio dell’allenamento del lunedì mattina: lui costringeva la squadra a tornare a Genova, fare allenamento ed i primi momenti potevi allontanarti da Genova solo di pochi chilometri. Poi abbiamo trovato un punto d’intesa e si sono allentate le regole. Da lì è nato un connubio splendido».

SCUDETTO DI MANTOVANI – «Sì, oltre a lui ci furono soprattutto Nassi ma anche Borea che fecero un gran mercato. Anche Lombardo fu una gran furbata di mercato, stavolta di Mantovani, che lo prese nell’affare Vialli. Prima parlavo di figure paterne, Paolo Mantovani era un papà e Boskov uno zio. A qualsiasi ora bussassimo alla loro porta lui era disponibile per noi. Eravamo una squadra di grande personalità e, grazie a lui, da pulcini siamo diventati galletti. Ci ha dato un incredibile supporto e ci ha insegnato come comportarci, sia in campo che fuori. In ognuno di noi ha lasciato un segno».

SAMPDORIA OGGI – «Basterebbe guardare l’ultima prestazione ad Udine ed il calendario. Tranne la partita col Bologna e forse con la Salernitana, le altre squadre che affrontiamo si giocano tanto. Se a questo aggiungiamo le parole di Giampaolo sullo stato della squadra, non è roseo il quadro. Adesso bisogna essere forti dentro per ritrovare la retta via e capire il momento in cui ci si trova. Quando una squadra non è abituata a giocare per la salvezza poi fa fatica, anche se negli ultimi anni la Samp non ha mai fatto grandi campionati. Adesso c’è da sperare nei risultati negativi degli altri, ma serve anche un’altra squadra».

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