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Un Candreva formato 5 stelle: un rimpianto interista?
Perdere un pendolino della fascia come Antonio è stato un bene per la squadra nerazzurra?
Assolutamente no: perdere un ottimo calciatore come Candreva non è stato un bene per l’Inter, ma è stato un bene per la Sampdoria l’averlo ingaggiato. I blucerchiati scommettendo su questo non più giovanissimo ex centrocampista centrale/trequartista divenuto specialista della fascia ci hanno visto lungo, perché oggi a conti fatti dispongono di un laterale dalla condizione fisica scintillante in grado di “giganteggiare” quando dispone del pallone tra i piedi. I nerazzurri, lo ricordiamo, gli avevano dato il ben servito non perché non fosse più indispensabile alla causa, quanto piuttosto perché il litigio avuto con Antonio Conte era di quelli insanabili. E dunque Candreva è sbarcato con gioia alla Samp, sapendo che lì avrebbe trovato il giusto spazio per mettersi nuovamente in mostra. E così è stato, e soprattutto così è ora grazie anche alla libertà di svariare in campo concessagli da mister D’Aversa. Insomma, Antonio in poche parole sta stupendo; non lo diciamo noi ma i numeri: 3 reti e 2 assist in poco meno di 10 partite di Serie A sono un bottino davvero niente male per questo calciatore che farà la fortuna dei blucerchiati. Ok, dopo l’ottimo pareggio contro l’Inter le cose stanno un po’ cambiando a livello di punti conquistati, questo è vero, ma date tempo alla Sampdoria di risollevarsi e a Candreva di continuare a esprimersi come sta facendo, e i conti li faremo alla fine di maggio.
Emulare la stagione 2014-2015 è un dovere
Il campionato di Candreva fin qui si sta rivelando ottimo: l’ex ala dell’Inter non solo segna, ma riesce anche a saltare l’uomo sulla fascia con estrema facilità, e dire che ormai va per i 35 anni! Il segreto di questo calciatore formato 5 stelle è la serietà con cui si allena e la concentrazione che ci mette quando scende in campo, due aspetti che fanno la differenza, due aspetti non propri dell’ex enfant prodige Balotelli, uno dei più eccentrici attaccanti italiani che sarebbe potuto diventare un campione se solo fosse stato un professionista esemplare. Ma questo in fondo è un altro discorso, un discorso che non interessa l’inossidabile Candreva, pronto a macinare chilometri sulla corsia destra già a partire dalle prossime sfide in programma. E non vede l’ora di farlo perché ha un obiettivo in mente da raggiungere, ossia ripetere la stagione 2014-2015 durante la quale segnò 10 reti e sfornò ben 13 assist. Quasi 6 anni fa Antonio militava per la Lazio e agiva per lo più da trequartista, e questa cosa lo ha sicuramente aiutato a ottenere questi risultati personali invidiabili. Risultati personali invidiabili che potrebbe ottenere anche quest’anno, considerando la sua partenza sprint. In casa Inter nelle ultime settimane si staranno sicuramente mangiando le mani!
Va bene Darmian, ma Candreva è pur sempre Candreva!
All’Inter attualmente sulla destra giocano a turno Darmian e Dumfries, due buoni calciatori per carità, ma nessuno dei due incisivo e continuo come Candreva. Se l’ex Parma è bravo a difendere e meno ad attaccare, l’ex PSV, al contrario, è bravo ad attaccare e meno a difendere. Insomma, a oggi non possono certo definirsi calciatori “completi”, come invece è Antonio, che proprio all’Inter giocava (e bene) nel suo ruolo di “tutto-campista di fascia”. Poi nel calcio può succedere qualsiasi cosa, anche che l’Inter si privi del fortissimo 34enne di Tor De Cenci per una banale lite. E ad approfittarne, come detto, ci ha pensato la Sampdoria, che dalla sconfitta con il Napoli in poi ha perso non solo punti ma anche smalto. Smalto per fortuna ritrovato contro l’Udinese, avversaria a cui Candreva al minuto numero 69 ha segnato un bel goal. Un goal che poteva valere la vittoria, se solo Forestieri non ci avesse messo del suo al minuto numero 82. Un vero peccato per i blucerchiati, che avrebbero meritato i 3 punti, ma non un peccato per l’ex Inter che sta benissimo fisicamente e che sta stupendo tutti, non solo i tifosi della Sampdoria.