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Sampdoria, Candreva: «L’obiettivo è migliorare. Tifosi? Spero tornino presto»
Sampdoria, Antonio Candreva fa il punto sulla sua stagione in Serie A e sugli obiettivi di squadra: le parole alla Gazzetta dello Sport
Antonio Candreva fa il punto sulla sua stagione in Serie A e sugli obiettivi della Sampdoria: le parole a La Gazzetta dello Sport.
GOL – «Mi sono girato, e ho visto una marea di compagni che venivano verso di me. Lì è finito tutto, ma è stato bellissimo. Rimane il rammarico: siamo una squadra giovane, ma abbiamo anche giocatori esperti, e certi risultati vanno portati a casa. Non è mai facile segnare tre reti e rimontare. Con una vittoria si lavora decisamente meglio perché il successo porta entusiasmo».
SENSAZIONI – «L’anno scorso sono arrivato qui nel post-Covid, a fine settembre, con il mercato che si era allungato. Venivo da una realtà completamente diversa, per di più con poca preparazione e a campionato iniziato. Avevo concluso la stagione con la finale di Europa League, poi da lì solo dieci giorni di riposo. Quest’anno, invece, è stato tutto tradizionale. Sento l’entusiasmo. Forse non abbiamo raccolto tanti punti quanti avremmo potuto. Belli, bravi… I complimenti fanno piacere, ma alla fine contano i risultati. Si lavora bene durante la settimana, c’è voglia di migliorarsi. Poi, è vero, in campo mi piace essere libero, toccare la palla spesso, anche in modo semplice, fare giocare bene la squadra, aiutando gli attaccanti a fare gol».
D’AVERSA – «Il mister sta facendo un ottimo lavoro. Lo seguiamo, è sempre stato corretto con tutti, ha voglia di far bene. Con lui c’è un bel rapporto, anche se poi alla fine contano i risultati».
SCORSO CAMPIONATO – «La Sampdoria ha fatto 52 punti e non se n’è parlato tanto, c’è dispiacere nell’ambiente. Siamo arrivati noni, dietro alle grandi. Peccato scoprire che le storie belle siano sempre quelle altrui. Niente cali primaverili? L’avevo sentito dire questo. Noi vogliamo migliorarci divertendoci, senza fissarci limiti».
ASSISTMAN – «La vena realizzativa nelle mie corde c’è sempre stata, ma l’assist mi gratifica tantissimo. E poi non sono nato goleador, ho un’altra visione della fase realizzativa. Essere sotto a due grandi campioni (Pirlo a quota 89 e Totti a 141) mi dà orgoglio».
ESPERIENZA IN A – «L’esperienza ti aiuta a giocare ed a leggere le partite in modo diverso e in anticipo rispetto a quando eri giovane. Sono cose che fanno la differenza».
SAMPDORIA – «Mi trovo bene qui. C’è il giusto equilibrio dentro e fuori dal campo. Non vedo l’ora, ricordando com’era infuocato questo stadio quando venivo a Genova da avversario, che il Ferraris torni a riempirsi. Vedere la gradinata sud un po’ spoglia dispiace, a noi servono tantissimo i tifosi. Spero di riabbracciarli presto. Ci siamo emozionati quando sono venuti fuori da Marassi nella gara con l’Inter a incitarci».
AMBIZIONI – «Vogliamo migliorarci. Se abbiamo fatto quel risultato l’anno scorso, perché non provare a ripeterci?».
CAMPIONATO – «Il Napoli può essere la sorpresa, ma sino a un certo punto. Nessun cambio, ma ha giocatori ai box che hanno fatto la differenza sino all’anno scorso. Loro sono avvantaggiati. Ma la rosa è comunque fortissima. E pure nella “zona rossa” regna l’equilibrio. Semmai la novità del calendario che cambierà al ritorno può essere una variabile destinata a incidere, perché rimescolando le partite potrebbero verificarsi situazioni particolari».