2013
Il pagellone di SN24 – Gaetano Berardi
Gaetano Berardi ha vissuto personalmente una stagione dalle due facce, un po’ come il collega di reparto De Silvestri. Titolare inamovibile con Ferrara, riserva costante con Rossi. A differenza di De Silvestri però la verità, questa volta, non credo stia nel mezzo, nonostante il suo rendimento nelle prime dieci partite fosse stato a dir poco sorprendente. Il generoso terzino ex Brescia non presenta, secondo me, le caratteristiche giuste per la serie A. In fase difensiva è spesso mal posizionato col corpo, difetta nel duello fisico e cerca troppo spesso il lancio lungo o il rinvio affannoso (vedi gol di Di Natale nello 0-2 casalingo contro l’Udinese). In fase offensiva non spinge quasi mai e se lo fa non cerca il fondo, limitandosi a innocui cross dalla tre quarti o a non produttivi appoggi laterali. Inoltre è spesso in grado di sprecare il vantaggio che ha sull’avversario perdendo palle o, peggio, combinandolo con un fallo, testimonianza del suo pessimo feeling coi cartellini. Le cose viste, e non apprezzate, lo scorso anno si sono notate anche in questa stagione. La stagione passata ne beneficiò il modesto Rispoli, quest’anno de Silvestri.
La generosità e il grande impegno di Berardi sono senza dubbio innegabili. Le qualità per giocare in serie A, invece, sono discutibili. La prima parte di stagione, di buon livello, lo redime parzialmente da una pessima seconda parte in cui, pur giocando molto meno, ha evidenziato importanti carenze tecnico-tattiche. Voto 5.