Hanno Detto
Superlega, Ceferin: «In tre contro centinaia di club. Giochino da soli»
Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, parla dei temi d’attualità: le sue dichiarazioni sulla Superlega
Aleksander Ceferin, presidente della UFEA, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Le sue dichiarazioni.
FINALE CHAMPIONS – «Per noi è un momento emozionante come lo è stato la finale di Europa League. Quest’anno abbiamo visto quanto sia triste il calcio senza tifosi. Non è lo stesso, il calcio riguarda i giocatori e i tifosi. Noi siamo solo di supporto, non so come sarebbe il calcio sempre senza tifosi».
SUPERLEGA – «Sono stati difficili i primi due giorni, dopo l’annuncio. C’era molta confusione ma tutta la comunità europea, non solo calcistica, si è schierata contro. Una signora anziana mi ha ringraziato per aver fermato questa pazzia. Un bambino poi ha chiesto al papà se erano contro o pro Superleague, il papà gli ha detto che erano contro e il bambino lo ha ringraziato, perché tutta la scuola era contro ».
ESCLUSIONE DALLA CHAMPIONS DI JUVE, REAL E BARCA – «Il nostro comitato disciplinare è indipendente. Non arrivano informazione nè posso commentare. Quello che mi lascia basito che sono ancora nella Superliga e poi mi inviano una lettera dicendo che vogliono giocare in Champions League. Difficile da capire cosa vogliano fare. Non c’è dialogo perché loro si limitano a mandare lettere alla UEFA e ai 9 club usciti dalla Superlega».
NAPOLI AL POSTO DELLA JUVE? – «Non voglio commentare perché deciderà il nostro comitato disciplinare. Non è corretto farlo».
RICORSO CLUB RIBELLI – «Non possono paralizzare il calcio ma solo loro stessi. E’ strano leggere comunicati di questi 3 club contro centinaia di club che credendo che la loro opinione di calcio sia giusto. L’approccio corretto è il dialogo, dire se vogliono tornare o meno. Vogliono giocare la Superlega? Lo facciano, giochino tra loro tre».