Hanno Detto
Inter Sampdoria, Eriksen: «Nessuna rivincita. Lukaku? Ecco come è cambiato»
Christian Eriksen si racconta: dal passato difficile al presente glorioso con l’Inter, prossimo avversario della Sampdoria. Le sue parole
Da separato in casa e pronto all’addio a pedina fondamentale della seconda parte di stagione dell’Inter tricolore. Christian Eriksen si racconta, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, alla vigilia del match contro la Sampdoria.
RIVINCITA PERSONALE – «Non ho da prendere rivincite con nessuno. Io gioco semplicemente a calcio e a volte le cose vanno bene, altre male. Questo sport cambia velocemente, praticamente ogni settimana. Sono molto felice, è forse il momento migliore della mia carriera»
NUOVO RUOLO – «Mi piaceva come giocavo prima e mi piace come gioco ora. Non è cambiato tutto in pochi mesi, faccio solo cose diverse e ho un trofeo sul curriculum: forse per questo gli altri ora mi vedono migliore. All’inizio non capivo di dover seguire il sistemo di Conte e memorizzare le giocate studiate»
RAPPORTO CON CONTE – «Io mi sono messo subito a disposizione ma all’inizio non avevo capito una cosa: dovevo sempre seguire il sistema Conte con tutte le giocate che aveva preparato per la squadra. Prima ero più abituato all’intuito e prendevo decisioni in un secondo in base a quello che vedevo. Invece col mister c’è sempre un piano generale da seguire. Lui è impressionante: mi aveva già rubato un titolo col Chelsea. Dove va vince»
MOURINHO – «Il suo ritorno è un bene per la Serie A: insieme a Conte hanno grande personalità, sarà una bella sfida»
LUKAKU – «Per il nostro sistema è il miglior centravanti che ci sia, rispetto alla Premier League adesso è diventato ancor più dominante»
SAN VALENTINO – «Sei mesi fa potevo essere considerato fuori dal progetto, poi è cambiato tutto. Credo nel destino: dalla partita con la Lazio non sono più uscito e si è giocata il 14 febbraio, il giorno del mio compleanno».