Lucchini: «Che soddisfazione l'ovazione di Marassi! Riccardo Garrone...» - Samp News 24
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2013

Lucchini: «Che soddisfazione l’ovazione di Marassi! Riccardo Garrone…»

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È stata una stagione lunga e difficile per tutte le squadre, soprattutto per chi si è dovuto sudare la salvezza fino all’ultimo, come Stefano Lucchini, che alla sua seconda stagione all’Atalanta non dimentica gli anni in blucerchiato, e ai microfoni di Radio Samp commenta così la stagione di Atalanta e Sampdoria: «E’ stata una stagione molto difficile per entrambe le squadre, l’Atalanta doveva confermarsi dopo la strepitosa salvezza dello scorso anno, anche quest’anno siamo partiti con dei punti di penalizzazione ma siamo riusciti a raggiungere l’obbiettivo. La Sampdoria invece da neo promossa dopo aver passato dei momenti difficili è stata brava: faccio i miei complimenti al presidente Edoardo Garrone per aver dato la scossa a Gennaio con gli acquisti di Carlo Osti e Delio Rossi».

Nella stagione della Samp, a gennaio, è venuto a mancare il Presidente Riccardo Garrone, della quale Lucchini ha un ottimo ricordo: «Ottimi ricordi sia come uomo di calcio che come persona,ricordo che aveva una parola d’incoraggiamento sempre per tutti. Un grandissimo uomo, grande presidente: lo porterò sempre nel cuore. Con lui come presidente ho vissuto le migliori gioie nella mia carriera calcistica ho assaporato la nazionale e la Champions: gli devo tanto».

Migliori gioie in blucerchiato: «Quello che mi dava soddisfazione quando entravo in quello stadio era l’ovazione del pubblico quando facevo una bella entrata, per un giocatore che non è abituato, fa piacere. Non sarò mai un fenomeno come Nesta o Maldini, ma non tiro mai indietro la gamba e penso che il pubblico di Genova mi ricordi per questo».

Tra le varie gioie anche quella del Derby del 2010: «Feci l’assist per il vantaggio ad Antonio Cassano e poi alla fine ho mostrato la maglia rovesciata per sottolineare il distacco dal Genoa ai tifosi e quel gesto è entrato nel cuore dei tifosi». 

Tante gioie, ma anche delusioni: «Onestamente non riesco ancora a capire cosa sia successo, non eravamo dei fenomeni prima e dopo la cessione di Cassano e Pazzini non eravamo dei bidoni. Sono sicuro che una delle cause è l’esonero di Mister Di Calro, dopo di lui non abbiamo avuto un allenatore all’altezza».

All’Atalanta però ha trovato un gruppo valido, ma chi consiglierebbe in sede di calciomercato? «Dovessi consigliare un giocatore, lo consiglio a tutti, è Giacomo Bonaventura».

In chiusura, si parla anche di futuro: «Ho ancora un anno di contratto con l’Atalanta, ma nel calcio siamo sempre un punto di domanda, finchè rientri nei piani della società tutto va bene. Sicuramente parleremo con la società per capire se faccio ancora parte del progetto, penso e spero di proseguire qua a Bergamo».

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