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Coronavirus, Tavecchio su Gravina: «Non vorrei essere nei suoi panni»
Carlo Tavecchio, ex presidente FIGC, ha parlato della situazione in Italia causa Coronavirus bacchettando Gabriele Gravina
L’ex presidente FIGC Carlo Tavecchio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai micorofoni di Tuttomercatoweb.com sbilanciandosi sul futuro della Serie A e riprendendo l’attuale presidente Gabriele Gravina.
PROBLEMATICHE – «La salute dovrebbe essere la prima cosa che conta sotto ogni aspetto, culturale, sportivo e industriale del paese. Mi sembra che sia messa in grande difficoltà dal punto di vista del controllo. Collegato a questo discorso c’è il tema economico, soprattutto per i club calcistici, che hanno visto perdere abbonamenti, biglietti, sponsor, tifosi. Le cifre che danno sulle perdite fanno tremare».
CONTINUARE – «Serve continuare con il calcio: se cade anche quello, dal punto di vista economico e del sistema paese, è complicato. La gente non può stare senza niente: il campionato è una delle opportunità più importanti per gli italiani, se dovessero togliere pure questo… E poi c’è il problema dei diritti tv: se si perdono anche quelli, il sistema collassa».
GRAVINA – «Non vorrei essere nei suoi panni. Dovrà valutare delle ipotesi come play-off e play-out che non sono secondarie. La Federazione non può non sostenere la continuità del calcio e il mondo del calcio di base, i giovani. Ma la vera domanda è: cosa significa fermare il calcetto? Ogni sport ha il contatto, anche gli altri ce l’hanno. Chi è la mente eccelsa che parla di calcetto? E’ di contatto come pallacanestro, pallavolo, beach soccer. Perché si ghettizza uno sport?».