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Serie A, no dei club ai playoff/out. Algoritmo praticabile con almeno due gare giocate
I club di Serie A hanno detto no a playoff e playout che si disputerebbero solo se il campionato non dovesse iniziare il 20
In vista del Consiglio Federale dell’8 giugno il piano B (playoff e playout) e C (algoritmo) pensati da Gravina per il campionato di Serie A potrebbero essere rivisti. Come spiega La Gazzetta dello Sport, il presidente della FIGC dovrebbe intanto proporre una regola a monte: lo scudetto non potrà essere assegnato con il sistema dell’algoritmo. Resterebbe a quel punto soltanto la fotografia nuda e cruda della classifica oppure la non assegnazione. Altra cosa: l’algoritmo entrerebbe in scena con almeno due giornate di calcio giocato, questo per evitare che si possa scatenare il gioco dei sospetti, attribuendo al modello scelto un’origine faziosa.
Altra novità quella riguardante i playoff. Il quotidiano spiega che si disputerebbero solo se campionato non riesca a ripartire per il malaugurato caso di una positività con automatica quarantena di gruppo. Solo in quel caso, ci sarebbe il tempo per gestire le due settimane di «confine» di squadra. Riorganizzarsi, sperando non arrivino ulteriori brutte notizie, significherebbe cominciare a giocare i playoff nella prima decade di luglio e portare in porto i verdetti entro il capolinea del 2 agosto. Nel caso, invece, di interruzione in corsa, è la tesi che sta prevalendo e che dovrebbe sbarcare in consiglio federale, meglio prendere la strada dell’algoritmo.