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ESCLUSIVA – Mannini: «Serie A non può ripartire. Ranieri ha esperienza»
Esclusiva SampNews24 – L’ex Sampdoria Mannini: «Ranieri con la sua esperienza ha sistemato le cose. Ripresa? Non vedo le condizioni»
Moreno Mannini, ex difensore della Sampdoria, ha militato in blucerchiato dal 1984 al 1999. Nel suo palmares si annoverano quattro Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Italiana e sopratutto lo Scudetto del 90/91. Il classe ’62 ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sampnews24.com.
Come sta e come sta trascorrendo questi giorni?
«Sto bene, li sto passando come tutte le altre persone in casa, guardando tanta televisione».
Ha avuto modo di seguire la Sampdoria in questo campionato?
«Sì, l’ho seguita. Devo dire che sono quasi contento che sia andata a finire così, almeno non soffriamo più. Non stava attraversando un buon momento, era una situazione un po’ intrigata ma ci sarebbe stato il tempo di rifarsi».
Una spiegazione al calo tra le scorsa stagione e quella attuale?
«Si fatica a dare una spiegazione, non tutti gli anni sono gli stessi. Nell’84 vincemmo la Coppa Italia e l’anno seguente eravamo ultimi in classifica, e i giocatori erano sempre quelli. Quest’anno la Samp è partita male, e partendo male ci si ritrova in una situazione dove non ci si aspettava di essere. Subentra l’insicurezza, la paura e tante altre cose, i giocatori forse non erano pronti ad affrontarli. La Sampdoria è costituita da tanti elementi giovani non abituati a gestire momenti del genere».
C’è qualche giocatore da cui si aspettava qualcosa in più?
«Non è questione di singoli, quando la squadra è in condizione gioca bene, altrimenti anche il giocatore superiore non riesce a rendere al massimo. È un gioco di squadra proprio per questo, nessuno fa la differenza. Almeno nella Sampdoria, ha una qualità che viene riconosciuta, non ci sono Maradona o dei fuoriclasse che possono far vincere la squadra da soli. Quando la squadra non è in condizione non riesce a fare risultato».
Il periodo con Di Francesco? Cosa non ha funzionato?
«Lui è un ottimo allenatore, la partenza è stata negativa e non è riuscito a dare la svolta. Non vedo grande responsabilità da parte sua, sono le condizioni che si creano nelle partite e i risultati sono determinati soprattutto all’inizio. Quando si parte male subentrano delle cose, se devi fare un metro in più ne fai uno in meno, se ti devi far vedere dall’uomo ti nascondi per non farti dare il pallone. Sono situazioni psicologiche che subentrano specialmente nei giocatori giovani».
Ranieri, invece, queste cose è riuscito un po’ a sistemarle…
«Sì, Ranieri ha grandissima esperienza e ha messo subito a posto un po’ la difesa. Ha avuto qualche risultato consecutivo senza subire reti, secondo me è la base in un momento negativo. Quagliarella, per quanto bravo sia, non si può sperare che faccia tutti gli anni 30 gol. Quando la squadra non è in condizione anche lui fa fatica in avanti. La difesa ti permette di non perdere la partita, cosa che non succedeva all’inizio. Segnare 2 o 3 gol per vincere o pareggiare non era semplice».
La ripresa del campionato? Da che parte sta?
«Non vedo la prospettiva e le condizioni per ricominciare. Minimo per ancora un mese e mezzo non potremo avere contatti, poi ci sarebbe da rifare la preparazione, per me il campionato salta, non ci sono condizioni. Per giocare d’estate si dovrebbe cominciare almeno a giugno, e credo che a giugno non si potrà ancora fare la preparazione, manca un mese e mezzo. Non ci sono i tempi, considerato che mancano 12 partite. Facendo anche tre partite a settimana ci vorrebbero due mesi. Non vedo proprio la possibilità per ricominciare».