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Gruppo Vialli a Genova: tutti i retroscena sul blitz
Dietro alla visita del gruppo di Vialli si nascondono numerosi retroscena. E il presidente Ferrero sapeva tutto
Il blitz a Genova del gruppo di Gianluca Vialli ha sorpreso tutti, perfino Massimo Ferrero. O meglio, così ha dichiarato tra le righe di un comunicato ufficiale: «Uno è in vacanza in Italia, l’altro giunto per propri affari di lavoro». Il tentativo di far passare la visita di Jamie Dinan e Alex Knaster (accompagnati dall’ex bomber blucerchiato e Fausto Zanetton) per una pura casualità è fallito. Come racconta il Secolo XIX, il presidente della Sampdoria sapeva dalla settimana scorsa che gli acquirenti della società sarebbero arrivati in Liguria per visionare le strutture. Anzi, era tutto previsto nella lettera di intenti sottoscritta dalle parti, come testimoniato dalla presenza del direttore operativo Alberto Bosco.
Il sopralluogo al “Mugnaini” e Casa Samp non è potuto avvenire, perché Ferrero ha fatto sapere informalmente ai due imprenditori che i cancelli del centro sportivo di Bogliasco sarebbero rimasti chiusi per loro. Un modo per tirare ancor più la corda, chissà. Dinan e Knaster sono rientrati in hotel evitando così incidenti diplomatici, ma sono riusciti a farsi aprire le porte di Bogliasco questa mattina.
L’ultimo retroscena riguarda Edoardo Garrone. L’ex patron doriano non ha voluto apparire pubblicamente nel mezzo della cordata, ma segue l’evolversi della situazione da molto vicino. Garrone ha già garantito nell’immediato una ventina di milioni di euro per coprire i bonus e accontentare le richieste di Ferrero, che vuole tutto e subito. E domani ci sarà il CdA: ordinario, ma non troppo.