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Ferrero sulla cessione della Sampdoria: «Non vedo l’ora che finisca»
Il presidente della Sampdoria è tornato a parlare della cessione societaria lanciando un appello ai tifosi: «Non insultatemi, rammaricato se Vialli non verrà»
Il futuro della Sampdoria è ancora incerto. L’estenuante trattativa tra Massimo Ferrero e il gruppo guidato da Gianluca Vialli prosegue dopo la pubblicazione della lettera di intenti, ma il tempo stringe perché l’accordo dovrà essere siglato entro la fine di settembre. Resta da colmare una distanza di 10 milioni di euro tra domanda e offerta, che lo stesso presidente blucerchiato si augura verrà soddisfatta: «Sarò molto felice se Vialli deciderà di parlare con gli investitori al suo fianco per dare il giusto valore alla Sampdoria, valore che non ho mai aumentato, anzi l’ho diminuito considerando il nome di Vialli e gli insulti che ho preso dai tifosi. Se mi insultano vuol dire che mi vogliono bene. Però dico loro di avere un po’ di decoro e amor proprio, mi è dispiaciuto essere insultato davanti a un bambino di sei anni. Quello non è sport, non è passione, non è tifoso della Sampdoria. Il tifoso tifa, se avessi sbagliato qualcosa sul campo avrebbero tutte le ragioni».
Il Viperetta ha chiarito la situazione, lanciando un chiaro messaggio agli acquirenti: «La squadra ha fatto sempre bene, abbiamo vinto nove derby: cosa vogliono da un presidente, Vialli? Ben venga Vialli, ma il comunicato non ha nessuna validità. Ci dobbiamo incontrare e dobbiamo mettere a posto il valore della Sampdoria. Se non c’è quel valore, i tifosi possono anche insultarmi. Non vado a casa delle persone a svalorizzare le loro case. Non vedo l’ora che questa telenovela finisca perché, in un modo o nell’altro, se non siamo d’accordo sul prezzo non si farà. Vorrà dire che i suoi investitori non amano la Sampdoria oppure vogliono fare gli affari. Gli affari nel calcio non si fanno mai», ha concluso Ferrero ai microfoni di Sky Sport.