2013
Chi non lotta per la maglia, si accomodi in tribuna
Quello che un tifoso non vorrebbe mai sentire, soprattutto dal proprio capitano, è la frase:«Dobbiamo ritrovare lo spirito. Se questa partita l’avessimo giocata mesi fa sarebbe andata diversamente. Ci siamo seduti, prima avevamo paura». Questo il riassunto dell’intervento di Capitan Gastaldello al termine del match contro la Fiorentina. Lui non ne ha colpe, lui è uno di undici. Undici ragazzi che si devono meritare quella maglia.
Ha ragione Gastaldello. Si sono seduti. Non hanno più paura. Non hanno più stimoli, anche se l’unico stimolo che dovrebbero avere è quello di onorare quella maglia che hanno la fortuna di indossare ogni giorno.
C’è chi in campo passeggia perchè sa già che l’anno prossimo giocherà altrove, a tal punto da far urlare a Delio Rossi la frase: «Visto che sei entrato almeno corri…». C’è chi fa falli inutili, dettati appunto dalla frustrazione, si fa espellere e ci lascia in braghe di tela contro l’Udinese. C’è chi non segna, manco con le mani.
Il presidente Garrone ha abbandonato lo stadio anzitempo, troppo brutti da vedere, troppo diversi da come giocavamo qualche mese fa, quando il futuro era incerto e c’era tutto da giocarsi. Ma i tifosi? Quelli che lo stadio non lo abbandoneranno mai che si vinca o che si perda, si meritano tutto questo?
Forse chi non era nessuno fino a quest’anno dovrebbe ricordarsi che è la Sampdoria ad avergli permesso di strappare un contratto con una squadra strisciata di neroazzurro. Forse chi pensa che il campionato sia finito dovrebbe guardare la classifica e accorgersi che mancano ancora quattro partite. Dovrebbe guardarsi alle spalle e vedere che quelle che si danno per retrocesse giocano con gli occhi della tigre, giocano con il coltello tra i denti. Dovrebbero ricordarsi di quando siamo retrocessi, del campionato di Serie B, della fatica di Iachini e oggi della fatica di Delio Rossi. E se non bastasse dovrebbero ricordarsi dei propri compagni di squadra che vorrebbero giocare e non possono per infortunio, come Krsticic un ragazzo diverso da tutti gli altri come maturità, come testa. E non è un caso che senza di lui a centrocampo si sia fatto solo un punto in nove partite.
E se questo non bastasse dovrebbero guardare la gradinata e uscire con la maglia da strizzare solo per quei tifosi che, diversamente da molti di loro, non andranno da nessuna parte l’anno prossimo, ma saranno sempre lì a tifare per quei colori magici. E se dopo la scomparsa di Riccardo Garrone hanno giocato alla morte la partita contro il Pescara, se dopo l’esonero di Ferrara sono riusciti ad andare a espugnare lo Juventus Stadium dovrebbero cercare di finire questo campionato con dignità. Se non per loro stessi, per i tifosi blucerchiati.
Chi non lotta per la maglia che si accomodi in tribuna.