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Monday night, la Spagna dice basta: «Contano di più i tifosi»
La Spagna dice basta al posticipo del lunedì per venire incontro ai tifosi: un provvedimento che in Italia difficilmente sarà attuato
È bastato un tweet del presidente federale Luis Rubiales per scatenare i festeggiamenti dei tifosi spagnoli: «Non si giocherà più al lunedì. A partire dalla prossima stagione in Liga si giocherà sabato e domenica. Vediamo cosa succederà col venerdì, se riusciremo a trovare un accordo buono per tutti. Gli affari sono importanti, però lo sono di più i tifosi». Insomma, con quello che si può considerare un annuncio ufficiale, la Liga ha detto addio al posticipo del lunedì che tanto scontentava i tifosi. Sempre che il gran nemico di Rubiales, il presidente della Liga Javier Tebas, da sempre attento ad aumentare il giro commerciale del campionato spagnolo, non trovi un appiglio cui aggrapparsi. Il presidente federale ha comunque semplicemente operato da cassa di risonanza della vox populi, che da anni ormai si lamenta delle partite del lunedì sera.
Lo stesso, d’altro canto, era accaduto in Germania: il monday night, introdotto nel 2017, ha incontrato un’opposizione strenua da parte dei tifosi e dal prossimo contratto tv sarà abolito. In Francia, invece, la partita del lunedì sera non è mai esistita e non si prevede di introdurla nemmeno con la revisione degli accordi con le televisioni. L’unico paese nel quale il monday night è ben accetto è, ovviamente, quello che l’ha ideato nel lontano 1992, l’Inghilterra. In Premier le partite al lunedì sera vanno forte anche fra i tifosi e, proprio perché fanno ormai parte della cultura calcistica di Oltremanica, nessuno si è mi sognato di lamentarsi o di proporne l’abrogazione. Tornando invece ai paesi “ribelli”, sarà difficile che l’Italia segua, nonostante le preferenze dei tifosi, l’esempio di Germania e Spagna. Con la spartizione delle partite fra Sky e DAZN difficilmente si giungerà ad un compromesso che elimini dalle programmazioni tv il posticipo del lunedì.