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Vieira avvisa Giampaolo: «Sono pronto a giocare, non sono un bambino»
Vieira vive con serenità la probabile titolarità contro la Spal: «Sono prontissimo, voglio ritagliarmi il mio spazio. Europa? Io ci credo»
Domenica potrebbe avere la grande opportunità di partire nuovamente da titolare dopo le gare già giocate dal primo minuto contro Roma e Bologna. Ronaldo Vieira, nove anni in meno di Albin Ekdal – che proprio contro la Spal dovrà sostituire – non ha paura di mostrare al tecnico doriano Marco Giampaolo di che pasta è fatto: «Se il mister decide, io sono prontissimo. Volevo giocare come tutti ma sapevo che avrei dovuto ambientarmi, imparare la lingua, insomma studiare. Se mi sento un giocatore migliore? Sicuramente sì. Il modo di giocare italiano è molto diverso da quello inglese. Altri movimenti, altra mentalità. In questi mesi sto adattando le mie caratteristiche a questo calcio. Io avevo abitudini figlie di quel calcio più fisico e meno pensato. Per questo dico che è stato fondamentale studiare capire i movimenti, imparare dove mettermi. Giampaolo mi chiama “bambino“? E’ un modo simpatico per dire che sono giovane e devo crescere».
Proprio a proposito del compagno che dovrà sostituire al “Paolo Mazza“, Vieira mostra grande ammirazione per Ekdal, un giocatore da guardare in allenamento e al quale cercare di rubare qualche segreto del mestiere: «Lui è un riferimento per me perché è forte in tutto: nel palleggio, possesso palla, movimenti e nel modo in cui usa il fisico. Non sono arrabbiato, certo avendo lui davanti ho più difficoltà a giocare, ma devo impegnarmi per meritare delle opportunità. Voglio ritagliarmi un ruolo nella Samp e diventare utile alla squadra. Sono arrivato da poco – continua il numero quattro blucerchiato ai taccuini de I Secolo XIX – e ho l’età dalla mia parte, il futuro me lo devo costruire da solo».
Per quanto riguarda l’ambientamento in Liguria e con la lingua italiana, le cose sembrano andare piuttosto bene: «A Genova sto benissimo. Vivo a Quinto, ormai capisco l’italiano e inizio a parlare, anche se ovviamente mi esprimo meglio in inglese». Tornando alla squadra, Vieira dimostra di credere anche nella qualificazione all’Europa: «Ci credo perché vedo questa squadra molto forte. E non mi riferisco solo a quelli che vanno in campo e si vedono sempre ma anche a chi non ci va e quando è capitato ha dimostrato di essere all’altezza. Penso, per esempio, a Ferrari contro la Juventus». Infine dimostra una certa tranquillità in vista della partita di Ferrara, che dovrebbe vederlo agire nel cuore del centrocampo doriano: «Se dormirò sabato prima di Spal-Samp? Io dormo sempre, ho giocato pure con la Roma e non ho avuto problemi: non mi sento un bambino».
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