Campionato
Giampaolo sfida il Genoa: «Partita facile da preparare»
Genoa-Sampdoria, Giampaolo presenta il Derby della Lanterna nella consueta conferenza stampa della vigilia
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Poco più di 24 ore separano la Sampdoria dal 117° Derby della Lanterna. Il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo presenta i temi della sfida contro il Genoa nella abituale conferenza stampa della vigilia: «Il derby è il derby. Ha un valore sportivo importante per la città, i drammi e le difficoltà che vive Genova non vanno confusi con una partita di calcio. Questa gara non può affievolire il dolore per quella tragedia. Chi ha giocato e vissuto il derby sa che è una gara bella da vivere. Va giocato con un certo tipo di emozione. I giocatori li ho visti bene, li abbiamo rimessi a posto. Domani mattina abbiamo l’ultima rifinitura. È la partita forse più semplice da preparare, è una gara dove devi togliere più che metterci qualcosa. È solo un lavoro tecnico da fare sul campo. I calciatori la sentono già. La sosta è stata un vantaggio perché abbiamo interrotto quel trend negativo di risultati. La pausa comunque c’è stata per tutti. Nulla di diverso rispetto al passato. I ragazzi parlano tra di loro: chi ha giocato tanti derby è prodigo di consigli, ci sono i filmati, c’è il calore dei nostri tifosi che verranno a caricarci in hotel. C’è poco da spiegare ai nuovi giocatori, lo hanno già capito cosa è il derby per questa città».
«Il Genoa è una squadra con caratteristiche particolari, mi aspetto una Sampdoria che moltiplici le sue qualità giocando a calcio. Quando le partite sono più sporche, tipo l’ultima, sono sul piano estetico le peggiori. Non voglio che la squadra cambi il modo di essere perché domani c’è il derby. Voglio che la squadra vinca il derby giocando a calcio, tutto il resto non mi interessa. L’agonismo c’è sempre, il saperci stare fa parte della partita. Abbiamo idee di calcio diverse rispetto al Genoa. Juric probabilmente ha riferimenti a uomo, i miei sono più a zona. Questo non significa che il nostro sia migliore del loro. Nascono da quello che è il nostro vissuto, dalle nostre esperienze. Arrivarci dopo le sconfitte, sia per noi che per loro, è uguale perché il derby resetta. È una partita che non devi subire, devi giocare. Sono partite in cui devi metterti in gioco, non devi avere rimpianti perché hai dato tutto. I numeri? La paura nel calcio fa novanta, ma non deve esserci paura. Ogni partita racconta una storia diversa. Fino a tre domeniche fa eravamo la miglior difesa, oggi abbiamo sciupato quel risultato. Io faccio calcoli solo sulla mia squadra. Il Genoa è bravo sulla profondità. È una squadra aggressiva, che non butta via il pallone. Tutte cose sulle quali siamo preparati e su cui saremo sollecitati. Dobbiamo essere molto bravi a fare la nostra partita e adattarci al nostro modo di giocare. Rispetto molto il Genoa e il suo allenatore che è umile, ha saputo gestire esonero e allontanamento dal calcio in modo silenzioso senza farsi pubblicità. Ho molto rispetto per loro, ma molta fiducia nella mia Samp».
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