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Giampaolo dopo la sosta: «Può giocare chiunque». Sugli infortunati…

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Giampaolo presenta in conferenza stampa la partita contro il Sassuolo, in programma lunedì 22 ottobre alle 20.30 tra le mura del “Ferraris”

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Sampdoria-Sassuolo chiuderà il programma della 9ª giornata di Serie A. Marco Giampaolo presenta la partita nella consueta conferenza stampa della vigilia. Si inizia a parlare dell’avversario e dell’impegno che comporterà la partita contro la squadra di mister Roberto De Zerbi: «Bisogna essere competitivi sempre, sul piano tecnico e mentale. I risultati che ci fornisce il nostro campionato ci danno indicazione sul grande equilibrio che c’è oggi. Se non si è competitivi sul piano mentali, si rischia di annullare la differenza tra le grandi e le presunte piccole. Dico presunte perché per me non lo sono: ci sono squadre che giocano bene a calcio e bastaIl Sassuolo sul piano del palleggio, delle idee è una delle migliori del nostro campionato. Ha un buon indice di pericolosità, realizzativo. È una squadra qualitativamente forte. La partita sarà difficile, ma ho molta fiducia nella mia squadra. Soprattutto nella serietà e nello spirito».

Tanti giocatori sono tornati dai rispettivi impegni con le nazionali, ma si sono allenati correttamente e sono a disposizione. A disposizione è anche Riccardo Saponara: «Sono contento dei calciatori che sono andati in nazionale, non vedo perché quando vengono convocati non si dovrebbe essere felici. Si torna con un bagaglio di esperienze migliorato. A oggi si sono allenati tutti, domani abbiamo una piccola rifinitura e vedremo. Saponara si è allenato e speriamo possa aiutarci. Ho difficoltà quando devo scegliere gli undici: in settimana ho la sensazione che i non titolari fino a oggi stiano crescendo. Le scelte sono difficili, ma sono contento così perché davanti ho quattro attaccanti e può giocare chiunque, stessa cosa vale per centrocampo e difesa. I miei giocatori stanno crescendo, lavorando bene e mi stanno mettendo in difficoltà nelle scelte».

«Il Sassuolo contro il quale vincemmo qui era allenato da Di Francesco, per curiosità siamo andati a riguardarci sia quella partita che quella del Palermo con De Zerbi in panchina. A volte la qualità degli interpreti rende più ricca la proposta, non sempre però i calciatori fanno la differenza. Quelle due partite furono particolari, ma oggi siamo concentrati sul Sassuolo che è una squadra che ci solleciterà. Al di là delle motivazioni individuali che può avere Defrel, la motivazione deve essere collettiva, di squadra. L’ostacolo non è semplice, ma oltre l’ostacolo possiamo avere una bella prospettiva di classifica. Le rivincite personali possono essere determinanti, dall’altro lato ricordiamoci che c’è Ferrari, è un giocatore importante. Quello che conta è la visione, la prospettiva futura che la squadra deve avere».


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