Gli Ex
Schick ammette: «Samp, ero indeciso se rimanere». E il Borussia Dortmund…
Schick si tuffa nei ricordi di due estati fa: «Dopo il no della Juventus ero indeciso se rimanere alla Samp». E il Borussia Dortmund: «Mi voleva, ma ho preferito l’Italia»
Alla sua seconda stagione con la maglia della Roma, Patrik Schick non sembra ancora aver trovato la continuità necessaria e il feeling con il gol. In nazionale, il ceco continua a sfornare buone prestazioni e a centrare la porta, ma in Serie A i numeri – se confrontati con quelli ottenuti nel suo periodo alla Sampdoria – sono piuttosto deludenti. Soprattutto ricordando la spesa che i giallorossi hanno sostenuto per aggiudicarsi il suo cartellino: non per niente, la società capitolina starebbe valutando una cessione, che andrebbe a rimpinguare nuovamente le casse di Corte Lambruschini.
Intanto, il classe ’96 torna a parlare proprio di quei giorni che lo videro approdare alla Roma, dopo un’estate di colpi di scena legati alle sospette condizioni di salute che avevano fatto dire un clamoroso no alla Juventus: «La dirigenza bianconera non diede il via libera al trasferimento dopo le visite mediche. Ero indeciso se rimanere alla Sampdoria per un altro anno o accettare l’offerta di altre squadre – ammette l’ex bomber blucerchiato – ma alla fine mi sono trasferito alla Roma».
«Adesso sto bene, è tutto risolto. Anche perché nessun club prenderebbe un giocatore se non fosse al 100%, figuriamoci una grande squadra come la Roma. Ho sostenuto le visite mediche con i giallorossi due mesi dopo – ricorda Schick al portale ceco fotbal.hattrick.cz – dopo un periodo di tranquillità assoluta. Volevo solo andare in vacanza e rilassarmi: ho seguito una dieta e fatto alcuni esercizi e sono migliorato molto, ottenendo dunque la conferma da parte della società».
Al termine della sua prima e unica stagione all’ombra della Lanterna, il talento di Praga era richiesto da mezza Europa e, tra le tante proposte recapitate alla dirigenza doriana, anche quella di un top club come il Borussia Dortmund: «Sì, quella era una delle offerte arrivate alla Sampdoria. Ma volevo restare in Italia: qui mi sono ambientato, ho imparato la lingua, e quindi Roma è stata la mia scelta. Il mio prezzo? Non l’ho deciso io. Sicuramente è una pressione in più, ma l’ho superata. So di avere molte responsabilità, ed giusto che sia così. Sono in un grande club ed è normale che ci sia questo tipo di pressione, come c’è ovunque. Il momento peggiore è alle spalle – ha concluso – spero che dietro l’angolo mi aspetti il meglio».