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Dal Ferraris agli Allievi in cinque mesi: la strana storia di Gavillucci
L’arbitro della sezione di Latina ha diretto una gara di Allievi Regionali in attesa dell’esito del nuovo ricorso contro la dismissione
Da Sampdoria-Napoli a Vis Sezze-Tor De’ Cenci. È la strana storia di Claudio Gavillucci, arbitro della sezione di Latina dismesso per ragioni tecniche al termine della passata stagione di Serie A. Il suo nome è, per l’appunto, associato alla sfida del “Ferraris” risalente al 13 maggio scorso, che sospese per qualche minuto a causa dei ripetuti cori discriminatori proferiti dai tifosi blucerchiati nei riguardi dei napoletani. Oggi, a cinque mesi esatti da quell’episodio, Gavillucci è tornato alle origini, proiettato su un campo di periferia a dirigere un incontro del campionato di Allievi Regionali.
Terra battuta, niente assistenti di linea e tanta voglia di tornare nel calcio che conta, quello dei grandi. Il fischietto laziale attende con ansia il 26 ottobre prossimo, giorno in cui tornerà davanti al Tribunale Federale Nazionale – dopo aver perso in primo grado – per discutere nuovamente il ricorso. La Corte d’Appello ha infatti deciso di ripetere il dibattimento per difetto di contraddittorio. Gavillucci sogna di calcare ancora l’erba verde della Serie A e, magari, aggiungere alla lista dei ricordi quelli che realmente meritano di essere rivissuti con la mente.