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Giampaolo, perché ti ostini? Caprari non è una seconda punta
Giampaolo sposta nuovamente Caprari nel ruolo di seconda punta e il numero 9 si spegne: perché rinunciare alla fisicità di Zapata per l’evanescenza del classe ’93?
In molti, fra i tifosi blucerchiati, quando ieri pomeriggio hanno visto il primo cambio della Sampdoria – Ramirez per Zapata – hanno strabuzzato gli occhi. Ma come, con la squadra che già si stava abbassando Giampaolo toglieva l’unico uomo in grado di tenere il pallone in avanti, di far respirare i compagni, di fare presenza in mezzo all’area avversaria? A prendere il posto del colombiano – che peraltro era reduce dalla panchina contro l’Australia in Nazionale, non certo da una prestazione di 90 minuti – è stato, come visto, Caprari, che, come puntualmente avvenuto nelle precedenti partite, appena è stato spostato nel ruolo di seconda punta è sparito dal campo.
E dire che da trequartista il numero 9 aveva fatto anche bene, non trovando la rete solo per un doppio difetto di mira ad inizio primo tempo e suggerendo passaggi interessanti per i compagni. Perché spostarlo in un ruolo che non gli è evidentemente congeniale, togliendo peraltro Zapata, che pur non avendo fatto molto si era guadagnato il rigore del vantaggio? Si sapeva inoltre che Quagliarella, non essendo al top, avrebbe potuto mancare di piena autonomia nei 90 minuti. Fatto sta che la Sampdoria ha terminato la partita, perdendola, con la desolante immagine di tre trequartisti – Ramirez, Caprari, Alvarez – che giunti al limite dell’area non sapevano che fare del pallone, perché a battagliare con i difensore dentro l’area non c’era più nessuno. Un’immagine davvero triste, fotografia del momento di questa Sampdoria e, forse, anche della confusione che in questo momento, spiace dirlo, sta regnando nella mente di Giampaolo.