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Zapata, sprint finale: «Mesi fondamentali per tutto»

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Zapata tra Colombia e record da superare: «Saranno mesi fondamentali. Qui alla Sampdoria ho costruito belle amicizie»

Duvan Zapata è tornato a segnare con un gol spettacolare in Sampdoria-Udinese e, dopo un periodo di appannamento, ora sembra tornato in forma per dimostrare di valere i 20 milioni che il club ha elargito per il suo cartellino. Il fatto di essere stato l’acquisto più oneroso della storia blucerchiata, non pesa all’attaccante colombiano: «Orgoglioso di avere questo privilegio, non molti giocatori hanno l’opportunità di essere comprati per quelle cifre. Sono felice perché anche questo dimostra quanto di buono ho fatto finora in Serie A. Record di gol? Cerco sempre di superare quello dell’anno passato. E’ un modo per crescere, quindi l’obiettivo per questa stagione, che sta già per finire, è di fare quanti più goal possibili e superare quelli realizzati l’anno scorso».

Insieme a tanti altri giocatori della Sampdoria, Zapata con ogni probabilità prenderà parte ai Mondiali in Russia: «Precisamente un anno fa – ricorda il numero 91 – arrivava la mia prima chiamata dalla Nazionale, era in questo periodo. Sono molto felice, l’avevo desiderata tanto e cercata di raggiungere in tutte le squadre in cui sono stato. Ora che è successo, spero di dare con il mio contributo. Riguardo ai prossimi Mondiali, ho molte chances di far parte del gruppo che rappresenterà la Colombia, ma molto dipenderà anche dal rendimento che avrò qui alla Sampdoria. Saranno mesi fondamentali per tutto ciò che verrà».

Solo parole al miele per il ct della Nazionale José Pekerman: «Nel momento in cui il “prof” ha assunto la guida della Nazionale, il calcio colombiano è passato a un livello superiore. Per me il suo arrivo in Nazionale è stato fondamentale. La Colombia è cresciuta enormemente con lui, sia a livello nazionale che internazionale: quando lo conosci da vicino – spiega Zapata – ti rendi conto della sua leadership e della sua capacità di trasmettere informazioni. È molto importante per un giocatore avere le idee chiare, lo staff tecnico e lui svolgono un lavoro fondamentale». Poi un parere sull’Italia, che invece non prenderà parte alla Coppa del Mondo: «Ho detto “Beh, ha una partita dura contro la Svezia, ma sicuramente si qualificherà”. Mi sbagliavo. E ‘stata molto sfortunata, ma questo ti fa capire che oggi il calcio è molto competitivo, non c’è avversario facile da affrontare. Così saranno anche i Mondiali, quindi dovremo prepararci nel modo migliore per avere un buon livello e competere al 100%».

Con il suo addio al Napoli e il passaggio alla Sampdoria, Zapata si è ritrovato in una squadra con un elevato numero di sudamericani in squadra, fattore che ha indubbiamente facilitato il suo ambientamento: «I ragazzi mi hanno accolto nel modo migliore, non solo loro ma tutta la squadra. Devo sottolineare il loro lato umano, al di là della loro professionalità. Barreto, Torreira, Ramirez, Silvestre e Alvarez sono quelli con cui, dopo appena un allenamento, ho subito passato del tempo insieme, andando a cena fuori la sera. Con loro in particolare, anche fuori dallo spogliatoio, abbiamo creato una bellissima amicizia». Un’ultima battuta sulla cucina genovese, e in particolare sul pesto: «Prima di trasferirmi qui a Genova l’avevo già provato, ma quando arrivi qui capisci la differenza, capisci che il pesto è di qui. Ti rendi conto del gusto che ha in questa città, così come la focaccia. Sono cibi tipici che a me e alla mia famiglia piacciono molto», ha concluso l’attaccante ai microfoni di EFE.

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