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Caprari meglio sulla trequarti: l’intuizione di Giampaolo paga
Caprari meglio da trequartista che da punta: l’intuizione del tecnico blucerchiato Giampaolo sta aiutando il numero 9 ad esprimere al meglio le proprie qualità
Della partita giocata ieri pomeriggio contro l’Hellas Verona si possono trovare molti aspetti positivi, come il cinismo dimostrato dalla Sampdoria nel cercare il primo e il secondo gol, l’atteggiamento messo in campo a voler imporre il proprio gioco, l’ottimo impatto – ancora – di Kownacki, la straordinaria regolarità con cui Quagliarella trova la rete. C’è poi un altro aspetto da sottolineare, la positiva prestazione di Caprari nel ruolo che al tecnico doriano Giampaolo piace definire “sottopunta“.
Giocando alle spalle degli attaccanti, sembra che l’ex Pescara si senta più libero di giocare come piace a lui: anche ieri, come nelle altre occasioni nelle quali ha interpretato il ruolo di trequartista, il classe ’93 era parte attiva della manovra, scendeva fino al centrocampo per prendersi il pallone, cercava di dare il “la” all’azione sia portando il pallone che cercando il dialogo con i compagni. L’impressione è che giocando da vera e propria punta, l’attaccante si senta troppo vicino alla porta, troppo schiacciato sulla difesa avversaria, mentre lo storico stesso delle posizioni occupate dal prodotto del vivaio della Roma ci dice che le cose migliori Caprari le ha fatte proprio giocando più distante dall’area, fosse il ruolo di esterno d’attacco o, appunto quello di trequartista. Insomma, il numero 9 si è rivelato un bel jolly offensivo per il tecnico blucerchiato Giampaolo, e anzi, l’intuizione dell’allenatore doriano sembra aver dato a Caprari la possibilità di esprimere ancor meglio le proprie doti.