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Bologna-Sampdoria, tutto quello da sapere sugli avversari
Bologna-Sampdoria, la scheda tecnica degli avversari: difesa fisica ma ballerina, attacco dotato di qualità e velocità
La trasferta di Bologna sarà la vera e propria prova del nove per la Sampdoria, che, dopo aver vinto il derby e dopo aver battuto la Juventus, è chiamata a dare continuità alle ottime prestazioni casalinghe anche lontano dal “Ferraris”. Vediamo allora chi sono gli avversari che Quagliarella e compagni si troveranno ad affrontare sabato alle 15, e quali potrebbero essere le chiavi di volta del match contro la squadra allenata da Donadoni. Lo schema spesso utilizzato dai rossoblù è un 4-3-3 che fa degli esterni offensivi uno dei maggiori punti di forza. Per quanto riguarda la difesa, gli emiliani hanno dimostrato di non essere propriamente invulnerabili: sono 17 finora i gol subiti. La qualità dei singoli non è certamente eccezionale, se si eccettua il terzino sinistro Masina: al centro Helander e Gonzalez garantiscono fisicità ma scarsa mobilità, e contro i brevilinei come Caprari o i giocatori tecnici come Ramirez potrebbero patire la differenza di passo e qualità.
Allo stesso modo, anche il centrocampo punta molto più sul fisico che non sulla qualità: la diga formata da Poli, Pulgar e Donsah garantisce muscoli, corsa e sacrificio, ma poca capacità di impostare e poca tecnica. In compenso, se poniamo l’attenzione soprattutto sugli ultimi due elementi, si tratta di giocatori abili negli inserimenti e dotati di un ottimo tiro da fuori, come dimostrato dal ghanese nella gara vinta a Verona lunedì sera. Veniamo dunque all’attacco: Destro, anche se ha timbrato il cartellino nella vittoria esterna contro gli scaligeri, è in un momento di flessione e sfiducia: il posto da titolare al centro dell’attacco è infatti spesso stato occupato da Palacio, vera rivelazione per gli emiliani. Visto però l’infortunio di Di Francesco, uno dei giocatori con più qualità fra gli avanti rossoblù, una maglia da titolare per l’ex Roma e Milan dovrebbe essere scontata.
Ai suoi lati, in qualità di esterni d’attacco, dovrebbero agire appunto Palacio e Verdi. L’ex Genoa, a 35 anni suonati, ha dimostrato di poter essere ancora decisivo, di non aver perso brillantezza nel dribbling e di saper reggere il peso dell’attacco anche da solo. Partendo dalla sinistra potrebbe creare più di un grattacapo alla difesa blucerchiata, e dovrà essere bravo Bereszynski a reggere l’uno contro uno, coadiuvato da Barreto o da chi giocherà a centrocampo in qualità di mezz’ala destra. Infine, Verdi: il classe ’92 è forse l’uomo più in forma dei suoi, può calciare indifferentemente di destro e di sinistro e rappresenta un pericolo reale sulle punizioni – basti chiedere a Cordaz del Crotone.
Verdi sarà probabilmente lui lo spauracchio principale per il pacchetto arretrato di Giampaolo, andrà limitato con costanti raddoppi di marcatura e si dovranno evitare il più possibile falli al limite dell’area. Nel complesso, il Bologna è una squadra da rispettare, capace di compensare le carenze difensive con la qualità degli attaccanti: vive di momenti e di folate, è molto “umorale” e perciò imprevedibile: la vittoria a Verona ha interrotto un filotto negativo di quattro sconfitte consecutive, e l’entusiasmo per i tre punti ritrovati potrebbe agire da propellente emotivo nella gara di sabato. Dovrà dunque essere brava la Sampdoria a reggere l’impatto e a giocare la propria partita, perché, se i blucerchiati giocheranno con quella cattiveria agonistica che hanno dimostrato di saper mettere in campo al “Ferraris”, la differenza qualitativa parlerà senza dubbio in favore degli uomini di Giampaolo.