2013
Gianluca Pagliuca: «Derby impronosticabile, ma spero vinca la Sampdoria»
Uno dei portieri più forti che la Sampdoria abbia mai avuto, uno che con la casacca blucerchiata vinse lo storico scudetto nell’annata 1990-’91, semplicemente Gianluca Pagliuca.
Esordì in Serie A con la Sampdoria nel maggio del 1988, per finire la sua avventura sotto la Lanterna nel 1994, dopo aver giocato 198 partita in blucerchiato. Quest’oggi la sua ex squadra sarà impegnata nella partita più importante della stagione, il derby; di stracittadine genovesi l’ex numero uno ne ha vissute molte e ne ha parlato così ai microfoni de Il Secolo XIX: «Mi vedo le immagini dei derby giocati, anche quella del gol di Branco. Ma i derby finiti con risultati positivi sono senza dubbio di più».
Ha pienamente ragione Pagliuca, che, numeri alla mano, è stato in campo contro il Genoa 11 volte, uscendone vincitore in tre occasioni e sconfitto solo una volta, sette invece sono stati i pareggi.
Statistiche molto positive, frutto anche delle sue fondamentali parate; in particolare l’ex doriano ne ricorda due: «Una su punizione di Pato Aguilera ma era il derby perso per il gol di Branco. Poi mi ricordo una parata al novantesimo su Ruotolo, in un derby finito zero a zero».
Ma quest’oggi al “Ferraris” non ci sarà lui a difendere i pali, blucerchiati, oggi sarà tutta un’altra storia: «Non faccio pronostici perché per me questo derby è impossibile pronosticarlo. In cuor mio è ovvio che spero vinca la Sampdoria. Ma il Genoa arriva affamato di punti. La Sampdoria da parte sua non è ancora salva. Poi bisogna vedere anche gli altri risultati. Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire. Ballardini è un allenatore che conosco e che stimo moltissimo. Comunque è una partita difficile da inquadrare anche sotto questo profilo. Perché è vero che il Genoa sulla carta dovrebbe spingere un po’ di più per fare i tre punti. Ma il calendario delle ultime giornate lo favorisce rispetto al Palermo e al Siena».
Purtroppo Pagliuca non potrà essere allo stadio questo pomeriggio, perché come spiega: «Giocherà mio figlio e vado a vedere lui – però promette che ritornerà presto – sarò a Genova per la partita tra vecchie glorie che faremo a maggio per beneficenza. Quindi tornerò al Ferraris».