2014
93 Daspo, Ultras Tito: «La nostra vittoria più bella»
Diciannove partite dopo Livorno-Sampdoria del 20 ottobre 2013, quei 93 ragazzi ingiustamente puniti dal questore Cardona con il Daspo hanno fatto ritorno nei gradoni della Sud, una seconda casa per chi – come loro – ha il Doria che gli batte nel cuore.
Gli Ultras Tito Cucchiaroni – attraverso la loro fanzine “Under The Shed”, che viene distribuita in Gradinata Sud in occasione delle partite casalinghe della Sampdoria – hanno così celebrato la loro “vittoria” sancita dalla recente sentenza del Tar della Toscana: «Quei 93 ragazzi oggi sono di nuovo liberi di tornare a seguire la loro/nostra più grande passione, la Unione Calcio Sampdoria – scrivono gli Ultras – Giustizia è stata fatta: liberi! Così ha decretato il Tar della Toscana, così lo urliamo noi a squarcia gola: liberi! La gioia di riaverli al nostro fianco è immensa, infinita, ma non possiamo e non vogliamo dimenticare quei sampdoriani che ci mostrarono la loro solidarietà fin dall’inizio».
Grazie. «In questi mesi senza i nostri ragazzi diffidati, il gruppo ha dovuto per forza di cose compattarsi, fare la conta, rimboccarsi le maniche e farsi ulteriore coraggio. Ritrovarsi improvvisamente, da un giorno all’altro, senza buona parte della spina dorsale del gruppo è stato un colpo non facile da parare. In mezzo ai diffidati c’erano ragazzi giovani che puntualmente ogni partita si facevano il mazzo per colorare la gradinata, così come c’erano ragazzi più in là con l’età e di conseguenza un’esperienza maggiore, aspetto quest’ultimo non trascurabile quando si tratta di dettare le linee di un gruppo numeroso come il nostro. Chi poteva andare allo stadio ha quindi sentito da subito la pressione dell’onere e dell’onore di portare avanti le sorti degli Ultras Tito sui gradoni. Detto ciò, questi ragazzi scampati alla “strage” (tentata possiamo dire ora, alla faccia di quell’indegno Cardona) di Livorno, non si sono sentiti soli per un attimo e questo grazie a voi. Si, grazie a voi che ogni domenica occupate i gradoni sotto la tettoia. Voi che li avete incoraggiati, magari anche solo con uno sguardo, a non mollare. […] Voi che non li avete, non ci avete, lasciati soli nel momento più duro, ora dobbiamo dire grazie. Grazie soprattutto per averci dimostrato con i fatti che quello per cui lottiamo esiste davvero. […] Questa forse è la nostra vittoria più bella, e quindi la “loro” più grande sconfitta. Questo è essere Ultras. Ora però, che siamo (quasi) tutti di nuovo insieme sotto la nostra tettoia, siamo inevitabilmente consapevoli di essere più forti di prima, più pronti alla battaglia, più consci della nostra forza, ancor più decisi e convinti delle nostre idee! Ciò che non ci uccide ci rende più forti! Grazie ragazzi… Per sempre Ultras Tito!»