Archivio

30 anni e non sentirli: 1986, pareggio anche con il Bari, si punta l’Udinese

Pubblicato

su

Seconda giornata di ritorno per la Sampdoria di Vincenzo Montella alle prese con un ospite abbastanza ostico: il Napoli di Higuain e compagni. Se i blucerchiati oggi avranno una bella gatta da pelare, i ragazzi di Bersellini nel 1986 dovevano scendere a Bari per affrontare i galletti allo Stadio della Vittoria.

La Sampdoria veniva dal pareggio contro la Fiorentina che aveva lasciato molto amaro in bocca, Lorenzo l’aveva considerata una vera e propria sconfitta, Francis si era lamentato del suo esiguo impiego in campo che metteva a rischio il partecipare ai mondiali con la sua Nazionale. E proprio l’inglese sarà uno dei grandi assenti del match.

Bersellini non cambia molto rispetto all’unidici che aveva preso parte a Sampdoria – Fiorentina, davanti si affida sempre a Lorenzo e Vialli, rimane a casa Mancini e in mezzo al campo Salsano, Scanziani e Souness gestiscono la manovra blucerchiata che stenta però a partire. Se all’andata, tra le mura di casa, per  la Sampdoria era stata una passeggiata, al ritorno il muro eretto da Mister Bolchi risulta inespugnabile. Se a Marassi il Bari aveva giocato senza Rideout in completo assetto da barricate in difesa, al ritorno l’attaccante è regolarmente in campo con il connazionale Cowans a dirimere le questioni a centrocampo. Ma il risultato non si sblocca per nessuna delle due compagini. Lo spettacolo non è tanto, il Bari nei novanta minuti di gioco riesce a conquistare 4 calci d’angolo contro i 5 della Sampdoria, ma entrambe le difese fanno buona guardia e il match si chiude a reti inviolate e portieri imbattuti. Un punto che si va ad aggiungere al precedente preso con la Fiorentina, ma che non soddisfa i ragazzi di Bersellini.

Il prossimo avversario sul cammino dei bluerchiati a questo punto è l’Udinese, che arriverà a Marassi per cercare la prima vittoria del girone di ritorno dopo le due batoste consecutive contro Torino e Roma. Ma questa è un’altra storia e la si dovrà raccontare un’altra volta.

Exit mobile version