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30 Anni e non sentirli: 1986, la Sampdoria cade ad Avellino
Una settimana ricca di approfondimenti con lo speciale dedicato ai quarti di Coppa Italia contro il Torino e alle semifinali contro il Como che la Sampdoria di Bersellini supera, non senza sforzo, approdando alla finale contro il Milan. Ma torniamo al campionato, dove la Sampdoria dopo la vittoria casalinga contro il Pisa, deve affrontare l’Avellino in trasferta.
La squadra di Robotti, alla sua prima sulla panchina dell’Avellino, deve salvarsi: il mister ripropone Diaz che all’andata aveva condannato la Sampdoria con la sua doppietta, fa partire da titolare De Napoli, ormai venduto alla squadra partenopea, e Colomba. La Sampdoria, con qualche divisione interna dovuta alle tante forti personalità presenti, con Francis che scalpita per giocare, lo stesso Mancini che vorrebbe avere più fiducia da parte di Bersellini, non ha ancora trovato il ritmo della vittoria in questo girone di ritorno. Il sergente decide di riproporre Matteoli Lorenzo e Vialli per il reparto offensivo, nella mediana Souness e Salsano, panchinando nuovamente Francis e lasciando immutato il reparto difensivo.
La partita si mette subito in salita per la Sampdoria, l’Avellino parte forte e cerca subito di trovare la via per la rete. La giornata è pessima: terreno pesante, pioggia insistente, manovre molto condizionate dalle condizioni del campo. Sarà la squadra di mister Robotti però a sbloccare per prima il risultato: Colomba con un sinistro preciso supera Bordon e, colpendo prima la traversa interna, insacca la rete del vantaggio. La Sampdoria, che in questo campionato ha patito molto le partite in trasferta, mette in atto una piccola reazione che non porta i suoi frutti chiudendo il primo tempo in svantaggio.
La ripresa vede i blucerchiati più arrembanti, al 61′ Lorenzo, in una mischia in area dell’Avellino colpisce la palla di testa, la sfera carambola addosso a Garuti che non può evitare l’autorete. Questo lampo sarà l’unico in una partita piuttosto dominata dalla squadra di Robotti, Alessio subentrato a Benedetti fa tremare la porta difesa da Bordon colpendo nuovamente la traversa, questa volta il pallone schizza via e non impensierisce il portiere blucerchiato. Il raddoppio per l’Avellino arriva da parte di De Napoli, oggetto di contestazione per il trasferimento alla squadra partenopea, al 73′ minuto supera Bordon e realizza il gol della vittoria. Nel secondo tempo Bersellini aveva dato spazio a Francis, impalpabile, e sostituito Matteoli con Paganin, ma il risultato resterà il medesimo allo scadere dei novanta minuti di gioco.
Dopo la bella vittoria contro un claudicante Pisa, arriva la seconda sconfitta del girone di ritorno. La Sampdoria archiviata la questione Avellino dovrà puntare il Lecce di Fascetti, nuovamente in trasferta, punto dolente della gestione Bersellini. Ma questa è un’altra storia e dovrà essere raccontata un’altra volta.