2015

30 anni e non sentirli: 1985, Natale è alle porte, sconfitti a Milano

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Siamo quasi giunti alla fine del girone di andata per la Sampdoria di Bersellini. Il calendario segna 22 dicembre 1985, il Santo Natale è alle porte e i blucerchiati vorrebbero portare a tre la serie positiva di vittorie.

La 15°giornata di campionato, del 1985, ultima del girone di andata, la Sampdoria la gioca a Milano contro i nerazzurri di Corso. La classifica recita: Juventus capolista, con una partita di meno ancora da giocare, a quota 22 punti, segue il Napoli a 18 e l’Inter a 16. La Sampdoria invece è a quota 13 punti.

Bersellini uscito vincitore  contro Roma e Napoli, partite casalinghe, si presenta al Meazza con l’ormai collaudato undici che tanto aveva fatto bene nelle precedenti partite. Bordon tra i pali, Mannini, Galia, Pari, Vierchowod, Pellegrini, Vialli, Scanziani, Lorenzo, Matteoli e Mancini. Dall’altra parte Corso schiera: Zenga, Bergomi, Marangon, Baresi, Mandorlini, Ferri, Fanna, Tardelli, Rivolta, Brady e Rumenigge.

Il gol, a freddo, nei primi dieci minuti di gioco, arriva dai piedi di un difesore, Beppe Bergomi, il quale oltre che marcare Vialli in quella partita sarà l’artefice della vittoria nerazzurra. La botta in corsa, forte, centrale è un missile che si insacca alle spalle di un incolpevole Bordon che nulla può contro la sassata lanciatagli contro.

A nulla valgono i tentativi della Sampdoria di ribaltarla. I blucerchiati hanno 11 corner a disposizione ma nessuno riesce a depositare il pallone alle spalle di Walter Zenga. Si torna a vedere in campo Trevor Francis, che subentra a Mannini al 75 minuto di gioco e consueta alternanza tra Scanziani e Salsano. La Sampdoria, anch’essa con un match in meno ancora da disputare, chiude a 13 punti.

Il bilancio dopo queste quattordici partite, vede i blucerchiati con cinque match vinti, 3 pareggi e 6 sconfitte. In classifica occupa il nono posto alle spalle del Verona con i suoi 16 punti, comunque irraggiungibili anche in caso di vittoria contro la Juventus. Alle sue spalle altre tre squadre a pari punti: Udinese, Atalanta, Avellino. La classifica è corta, a parte il Lecce a sei punti, tutte le altre squadre si distanziano di una lunghezza: Bari e Pisa ad undici, Como a dodici e poi il gruppo centrale con la Sampdoria in testa per differenza reti.

Nel frattempo, mentre la Sampdoria non riesce a rimontare quell’1-0 di Bergomi dopo dieci minuti di gioco, la Juventus prossima avversaria, in casa massacra il Lecce con ben 4 reti dopo la passerella con la coppa Intercontinentale vinta tra le mani. Segnano Serena con doppietta nel primo tempo, replica Platini nella ripresa e chiude lui stesso i conti, nuovamente su punizione. Saranno questi gli avversari da battere per togliersi dal gruppo di mezzo e andare a ridosso del Verona con 15 punti al termine del girone di andata che per la Sampdoria si concluderà il pomeriggio della fine dell’anno.

Riuscirà la Sampdoria a frenare la cavalcata dei bianconeri e festeggiare l’ultimo dell’anno con due punti in più in classifica? Questa è un’altra storia e si dovrà  raccontare un’altra volta.

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