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2015/2016, il pagellone: Nenad Krsticic

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Reduce dal prestito al Bologna, un pò tutti si erano dimenticati di lui, viste anche le ultime non eccelse stagioni. E anche quella appena passata per Nenad Krsticic non è stata sicuramente una di quelle da ricordare negli annali.

Purtroppo, da quell’intervento killer di Matuzalem nel Derby, il buon Nenad non è più tornato sui livelli che aveva fatto vedere al primo anno di serie A, il 2012/2013, e nell’ultima parte della promozione dalla serie B, quando si pensava potesse diventare Capitan Futuro. Non si può negare l’impegno nè la volontà del serbo, ma a parte un paio di partite, le sue prove sono state al di sotto della sufficienza.

Mister Walter Zenga si affida subito a lui per il preliminare di Europa League con il Vojvodina, schierandolo nell’inedita posizione di attaccante esterno. Il risultato della partita e la sua prova furono disastrosi. Gioca anche nel vittorioso ritorno, questa volta da interno di centrocampo, ma ormai la frittata è fatta e la Samp saluta l’Europa.

Per Nenad inizia poi il calvario: ad agosto si fa male al retto femorale della coscia sinistra nell’amichevole contro l’Entella, poi quando sembra essere pronto, si rinfortunia alla stessa gamba. Intanto cambia la guida tecnica, da Zenga a Montella, che inizialmente sembra non vedere il serbo.

Il 21 febbraio, alla 26^giornata, contro l’Inter arriva l‘esordio in campionato, quando subentra al 33′ della ripresa a Correa. Stesso discorso anche nel match successivo, contro il Frosinone, dove sostituisce sempre il giovane argentino. Sembrano le classiche sostituzioni da fine partita, per far rifiatare chi è in campo dall’inizio.

La sorpresa arriva a Firenze: Montella lascia fuori Soriano e inserisce Nenad al fianco di Fernando. Prova senza infamia e senza lode, ma è chiaro come il mister blucerchiato ponga lui in cabina di regia e il brasiliano come mezzala con licenza di inserirsi. Conferma anche nella vittoria contro l‘Udinese, dove probabilmente il serbo gioca una delle sue migliori partite, così come contro il Milan.

Disastrosa invece la sua prova contro il Sassuolo: entra per Soriano e provoca il fallo da rigore con un’entrata sciaugurata in area su Sansone. Per fortuna che ci pensa poi Viviano..

Nonostante questo, Montella lo conferma per le partite contro Lazio e Palermo. Contro i rosanero di nuovo una giornata no, condita dalla quinta ammonizione(in nove partite) che gli fanno saltare il Derby. Chiude l’annata con il disastro contro la Juventus, ma lì il discorso vale per tutti.

Per tutto questo, la sua stagione non può andare oltre al 5. Tanta voglia e foga, a volte troppa di fare bene. Ma il risultato finale non è quello sperato.

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